Vaiolo scimmie: casi anche in Italia. Sintomi e come si trasmette
Vaiolo scimmie: riportati dei casi della malattia in diversi paesi europei, tra cui l’Italia. Nessun allarme per la popolazione generale, si sono affrettati a precisare i vertici delle autorità sanitarie mondiali. Detto ciò, come si trasmette e quali sono i sintomi?
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Vaiolo scimmie: casi anche in Italia ma nessun allarme
Vaiolo scimmie: qualche giorno fa le segnalazioni di potenziali contagi sono cominciate a riguardare anche l’Italia, alcuni casi erano stati già riportati in diversi paesi europei (Spagna e Portogallo) oltre che nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Canada e Australia. Il primo caso sul territorio nazionale ha riguardato un uomo recentemente tornato a Roma dalle Isole Canarie (Spagna): nessun particolare sintomo – versa in “discrete” condizioni di salute riferiscono dall’Istituto Spallanzani – a parte la comparsa di pustole sul corpo e sul viso in particolare.
La patologia è causata da un virus molto simile a quello che causa il vaiolo negli esseri umani: si tratta del MPXV (Monkeypox virus) che, in linea di massima, causa una versione, per così dire, “leggera” del vaiolo nei primati e in alcuni piccoli roditori. Anche se alcuni media hanno dato una certa risonanza alla notizia della sua diffusione, la situazione non giustifica – almeno finora – alcun allarmismo. Tra l’altro, anche se non bisogna mai sottovalutare i pericoli di questo genere, il virus di cui si sta parlando è molto meno contagioso della versione che attacca preferenzialmente la specie umana.
Come ci si contagia e quali sono i sintomi
Vaiolo scimmie: l’infezione si diffonde attraverso contatto diretto con animali che l’hanno contratta (molto rara l’infezione da uomo a uomo: in ogni caso avviene attraverso il contatto con i fluidi di una persona infetta, saliva, sangue e così via). A seguito dell’infezione, in prima battuta, si possono sviluppare sintomi simil-influenzali – febbre, mal di testa, dolori muscolari, spossatezza – poi però compaiono delle vistose vescicole sul corpo (che si evolvono velocemente in pustole molto pruriginose).
Il Vaiolo delle scimmie nella stragrande maggioranza dei casi è una patologia auto-limitante (nel giro di 15 giorni circa): in pratica, si guarisce senza dover intervenire con particolari terapie (ma si rende spesso necessario assumere dei farmaci per attenuare i sintomi e rallentare la replicazione del virus). I casi riportati negli ultimi giorni sembrano testimoniare l’esistenza di alcuni focolai circoscritti (eventualità molto rara oltre i confini africani): probabilmente sono stati causati da alcuni animali importati senza effettuare controlli approfonditi.
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