Elezioni comunali 2022, come le coalizioni si presentano al voto
Elezioni comunali 2022, come le coalizioni si presentano al voto
Sono 975 i comuni che in queste elezioni comunali 2022 saranno chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunale.
L’attenzione dei media però sarà concentrata solo sulla minoranza con più di 15mila abitanti, ovvero 142 città piccole e grandi in cui vi sono più liste in appoggio a un candidato e la possibilità di ballottaggio. Sui 26 capoluoghi di provincia, poi, i riflettori saranno accesi al massimo. Tra loro vi sono centri importanti come Genova, Parma, Como, Taranto, Messina, Palermo.
Anche l’Istituto Cattaneo ha scelto i 142 comuni “superiori” per svolgere un’analisi sulle coalizioni che si presenteranno, per misurare il grado di coesione delle due principali.
Quello che emerge è che quella di centrodestra appare maggiormente unita, ma solo al Nord.
Su 142 sfide, solo in 45, il 31,7%, Pd e M5S si presenteranno insieme. Negli altri casi peserà in molti luoghi l’assenza dei pentastellati, soprattutto al Nord. In ben 56 non si presentano, mentre in 24 lo fanno ma in una coalizione alternativa a quella del PD.
Vi sono anche 15 centri in cui non vi sono liste né democratiche né pentastellate, e due in cui è presente solo quella del M5S. Si tratta probabilmente di città più piccole. Fatto sta che quella che dovrebbe essere una delle due principali compagini l’anno prossimo si presenterà con entrambi i simboli sulla scheda solo in tre casi su 10.
Al contrario FdI sarà a fianco della Lega in 80 comuni, il 56,3%, l’84% nel caso del Nord. Diversamente va al Sud, dove entrambi i partiti sono presenti solo nel 25,4% dei casi.
La Lega non riesce a presentarsi ovunque nel Mezzogiorno.
Solo nel 7% delle competizioni, comunque, Fratelli d’Italia e Lega saranno contrapposti.
Elezioni comunali 2022, solo nel 18,3% dei comuni vi sarà una sfida tra due coalizioni complete
Tutto ciò vuol dire che solamente in 18 città vi sarà una sfida completa, con Pd con M5S contro FdI con Lega. Si tratta del 18,3%.
Nella maggioranza relativa, 34, FdI e Lega si troveranno davanti solo il Pd. Mentre in 12 viceversa Pd con M5S sfideranno FdI ma mancherà la Lega.
Nella maggioranza dei casi in cui i democratici e i pentastellati saranno contrapposti, 13 su 24, dovranno affrontare un centrodestra unito.
C’è anche un caso limite, quello di Carrara, dove FdI, Lega, Pd e M5S appoggiano 4 diversi candidati sindaci, tutti contro tutti.
Il bipolarismo non appare fortissimo a meno di un anno dalle politiche, ma dobbiamo considerare che queste elezioni comunali del 2022 seguono il trend già presente in quelle passate, ovvero un grande e sempre maggiore divario tra gli equilibri locali e quelli nazionali.
Di fatto ogni sfida fa storia a sé, contano sempre di più i personalismi, le figure degli aspiranti sindaci. E sarà difficile, quindi, estrarre un significato politico complessivo dagli esiti di queste consultazioni. Ma cercheremo di farlo lo stesso.
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