Sondaggi elettorali Swg, il 52% degli italiani è a favore dello ius scholae
Sul versante delle intenzioni di voto i sondaggi elettorali di Swg di questa settimana presentano un panorama un po’ diverso da quello delle ultime. Vi è uno stop alla crescita dei due partiti in testa, Pd e Fratelli d’Italia, che nei mesi scorsi avevano catalizzato un consenso sempre più alto. Oggi sono al 23,5% e al 21,7%, dopo avere perso un decimale.
Viceversa, vi è un recupero di quelle forze che da molto tempo hanno sofferto un declino importante, ovvero Lega e Movimento 5 Stelle. La formazione di Salvini guadagna due decimali e arriva al 14,5%, mentre quella di Conte sale del 0,3% e va all’11,5%
L’incremento maggiore, però, è quello di Forza Italia, che aumenta del 0,4% e ora è al 7,8%.
Sempre al centro Azione e +Europa sono sostanzialmente fermi, al 5,1%, un decimale in meno di una settimana fa.
Tra i partiti più piccoli aumenta la frammentazione. L’unione di Sinistra Italiana e Verdi dà ragione al detto per cui in politica 2+2 fa sempre meno di 4.
Hanno insieme il 3,9%, molto meno del 5,3% che raggiungevano 7 giorni fa sommando le due formazioni.
Parallelamente anche Articolo 1 perde terreno, andando dal 2,5% al 2,2%, superato da Italia Viva, che sale di due decimali al 2,6%.
Allo stesso tempo arrivano all’1%, ed escono dal girone degli “Altri” Alternativa, ovvero gli ex pentastelalti di sinistra, e Noi con l’Italia.
Italexit è stabile al 2,2%, e aumentano di mezzo punto i partiti sotto l’1%. Ora sono al 3% e probabilmente vi sono tra questi sia gli elettori della formazione di Di Maio sia i delusi dell’alleanza tra Verdi e Sinistra Italiana
Sondaggi elettorali Swg, gli elettori di Fratelli d’Italia sono più contrari allo Ius scholae di quelli della Lega
Le altre domande di questi sondaggi elettorali vertono sulla proposta di legge di cui si discute in Parlamento sul cosiddetto Ius scholae.
Il 52% degli italiani è a favore della concessione della cittadinanza italiana ai ragazzi stranieri che abbiano completato un ciclo di studi di 5 anni, anche se non sono nati nel nostro Paese. In particolare lo giudica positivamente l’86% degli elettori Pd e il 60% dei pentastellati.
È contrario il 30%, percentuale che sale al 45% tra i leghisti e al 67% tra chi vota Fratelli d’Italia.
Tra i motivi della contrarietà al primo posto con il 44% vi è la convinzione che si debbano condividere cultura e tradizioni, non basta un titolo scolastico, mentre per il 36% vi sono già sufficienti tutele per gli stranieri. Per il 33% si è italiani dei contrari solo per nascita.
Chi è favorevole pensa, nel 45% dei casi, che chi cresce nel nostro Paese abbia diritto di esserne cittadino, mentre per il 34% tale legge ridurrebbe i conflitti
Se la domanda è sull’importanza della legge sullo Ius scholae i numeri sono molto più equilibrati. Se il 38% afferma che è un provvedimento che può essere affrontato assieme ad altre emergenze, per il 36% si tratta di una legge importante ma altre urgenze hanno maggiore rilevanza. Questa opzione è scelta in particolare da chi vota Forza Italia, mentre la precedente da pentastellati e democratici.
Per il 26%, infine, non è proprio una legge importante. In questo caso si raggiunge il 58% tra gli elettori di Fratelli d’Italia.
I sondaggi elettorali di Swg, però, includono anche una domanda su una legge più generica che consenta ai bambini stranieri cresciuti in Italia di acquisire la cittadinanza italiana. In questo caso a essere favorevole è il 69%. Lo è persino il 55% dei leghisti, ma solo il 34% di chi vota Fratelli d’Italia
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi tra il 6 e l’11 luglio su 1200 soggetti
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