Tassi di interesse Bce: aumento del doppio dopo 11 anni. Cosa significa?
Tassi di interesse Bce: la Banca Centrale Europea in linea con quanto prevedeva a giugno ha deciso di aumentarli. L’innalzamento – il primo dopo 11 anni – però ha destato stupore tra gli economisti: è stato di oltre il doppio rispetto alle attese. La mossa indica grossi timori relativamente all’impatto dell’inflazione sull’economia Ue.
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Tassi di interesse Bce: primo aumento dopo 11 anni e del doppio rispetto alle attese
Tassi di interesse Bce: la mossa era stata preannunciata a giugno, la Banca Centrale Europea ha deciso di alzare – a 11 anni dall’ultima volta – i tassi di interesse. Nello specifico, il tasso di interesse principale è stato portato da -0,5% a 0: un aumento di più del doppio in confronto a quello dello 0,25 atteso dagli esperti.
Cosa significa? In linea di massima, si può dire che una decisione del genere tradisce una forte preoccupazione sull’impatto che l’aumento dell’inflazione potrebbe avere sull’economia europea, una preoccupazione che, pare chiaro guardando alle previsioni di giugno, è fortemente aumentata in appena un mese. Tra l’altro, non è escluso – anzi sembra sempre più probabile – che possano arrivare ulteriori aumenti nei prossimi mesi, forse già a settembre.
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Passo necessario per contenere l’aumento dell’inflazione
Quando si parla di tassi di interesse bisogna intendere i tassi che le banche centrali impongono alle altre banche al momento di concedergli un prestito. In generale, quindi aumentare i tassi di interesse viene considerato un passo necessario per contenere gli aumenti inflazionistici: si aumenta il costo del denaro e di solito questo rallenta l’aumento dei prezzi.
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