Antidepressivi: in sensibile aumento la spesa degli italiani. I numeri

Pubblicato il 1 Agosto 2022 alle 12:39 Autore: Guglielmo Sano
Antidepressivi: in sensibile aumento la spesa degli italiani. I numeri

Antidepressivi: in sensibile aumento la spesa degli italiani. I numeri

Nuovo report dell’Aifa sulle spese in farmaci degli italiani: cresce in modo sensibile quella per gli antidepressivi, cala quella per gli antibiotici. Le medicine più acquistate invece restano quelle per il cuore. Una panoramica sui numeri diffusi dall’Agenzia italiana del farmaco.

In sensibile aumento la spesa per gli antidepressivi

Pubblicato dall’Aifa un nuovo report che fotografa la spesa “personale” degli italiani per i farmaci: in totale si attesta a 9 miliardi, una cifra enorme e che probabilmente riflette spesso e volentieri un uso inutile se non improprio dei medicamenti. Un dato in particolare si staglia sugli altri: quello legato all’acquisto di antidepressivi. Le prescrizioni per gli psicofarmaci nel 2021 è cresciuta del 2,4% rispetto all’anno precedente.

In buona parte tale incremento in termini di percentuale sembra collegato a un eccesso di prescrizioni durante le fasi più acute dell’epidemia di Covid: nonostante testimoni un certo malessere nella popolazione generale (grosse però le differenze a livello territoriale: 66 dosi ogni mille abitanti in Toscana, per esempio, 35 ogni mille abitanti in Campania), la cifra è in linea con quella rilevata in moltissime altre parti del mondo nello stesso periodo.

Quelli più utilizzati ancora i farmaci per il cuore

Mentre aumenta la spesa per gli antidepressivi, tra il 2020 e il 2021 il report Aifa riferisce di un calo considerevole della spesa per gli antibiotici (-5,6%), con l’acquisto di azitromicina – al centro di diversi dibattiti legati all’errato auto-trattamento del Covid – in caduta libera (-67%). Nel periodo preso in considerazione dall’Agenzia per il farmaco, in cima alla lista della spesa degli italiani le medicine “per il cuore”, stabile l’acquisto di quelle per il diabete, infine, aumentano le spese per gli anti-acidi e i farmaci contro l’emicrania cronica.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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