Taglio cuneo: chi risparmia di più grazie alla misura? Le stime
Taglio cuneo: chi risparmia di più grazie all’esonero contributivo previsto dal Decreto Aiuti Bis recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri? Secondo le prime proiezioni da qui a fine anno busta paga più “pesante” per chi ha una retribuzione tra i 30 e i 35mila euro. A quanto ammonta il vantaggio economico? Una panoramica veloce sulle cifre.
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Taglio cuneo nel Decreto Aiuti Bis: di cosa si tratta?
Taglio cuneo fiscale: nel Decreto Aiuti bis approvato dal Consiglio dei Ministri negli scorsi giorni una misura che porta dallo 0,8% attualmente previsto dalla Legge di Bilancio per l’anno in corso fino al 2% lo sconto contributivo a carico dei lavoratori per il secondo semestre 2022. Nello specifico, in virtù dell’«esonero parziale dei contributi previdenziali a carco dei lavoratori dipendenti…nei periodi di paga dal primo di luglio 2022 al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga…l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore è incrementata dell’1,2%”.
Guardando le prime proiezioni si nota che il vantaggio fiscale nel periodo fissato dal Decreto, cioè tra luglio e dicembre 2022, avrà un effetto significativo non tanto sulle retribuzioni più basse ma su quelle che si muovono poco sotto i 30mila euro lordi annui.
Chi risparmia di più grazie alla misura?
Taglio cuneo Decreto Aiuti Bis: nfatti, per chi ha una retribuzione compresa tra i 10mila e i 20mila euro lordi annui (circa 1.200 euro lordi al mese in pratica) l’intervento porterà ad avere tra i 50 e gli 85 euro in più in busta paga da qui a fine anno. Decisamente più consistente l’impatto della norma, invece, sulle retribuzioni lorde vicine ai 30mila euro annui: i lavoratori che ricadono in questa fascia si ritroveranno 127,64 euro in più in busta paga (circa 18 euro al mese). Non molto distanti le cifre per chi ha una retribuzione pari a 35mila euro – in questo caso il vantaggio sarà pari a 127,37 euro – mentre per chi ha una retribuzione lorda annua di 32.500 euro il vantaggio scende a 118,27 euro (poco meno di 17 euro mensili).
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