Rischio povertà in aumento: cosa dicono gli ultimi dati? Le cifre
Rischio povertà in aumento: cosa dicono gli ultimi dati? Le cifre
Rischio povertà: in sensibile aumento per quanto riguarda l’Italia, a lanciare l’allarme è stata per prima l’Istat due mesi fa. A stretto giro anche i dati dell’Eurostat hanno confermato il progressivo peggioramento della situazione nel nostro paese. Cosa dicono le ultime cifre diffuse dagli istituti di statistica?
Rischio povertà: situazione in peggioramento, l’allarme Istat
Rischio povertà: nel mese di giugno un report Istat ha fotografato una situazione in netto peggioramento nel nostro paese. L’istituto di statistica quantificava – in riferimento al 2021 – nella misura di quasi 2 milioni le famiglie residenti in Italia in condizioni di povertà assoluta – che percepiscono un reddito inferiore del 60% rispetto a quello medio – nel complesso, 5 milioni e mezzo di persone. Cifre che non si allontanavano molto da quelle già rilevate nel 2020, anno caratterizzato da cifre record per via della pandemia di Covid. In rialzo, però, le cifre riferibili al 2021 riguardanti la povertà relativa: l’incidenza si attesta al 11,1% (un punto in più rispetto all’anno precedente), quasi 3 milioni le famiglie al di sotto della soglia di povertà relativa (contro le poco più di 2,5 milioni del 2020).
La situazione sta travolgendo in particolare i nuclei più numerosi e con minori: sempre nel 2021, incidenza della povertà assoluta al 22,6% tra le famiglie con 5 o più componenti, all’11,6% tra quelle composte da 4 componenti (mentre il dato rispetto al 2020 si è abbassato per i nuclei di 3 e 2 componenti). L’incidenza della povertà assoluta è al 20% per le famiglie che hanno 3 o più figli, il dato sale al 22,6% per le famiglie con 3 o più figli minori. A livello territoriale, si sottolinea dall’Istat, le famiglie più povere (ma anche i singoli più poveri) si distribuiscono in modo uniforme sul territorio nazionale (42% circa sia al Sud che al Nord): ciò in virtù di un aumento della povertà assoluta al Sud e di un suo contestuale abbassamento al Nord.
Difficilmente il trend si invertirà entro il 2022
Rischio povertà: la corsa dei prezzi dell’energia e, in particolare, il costo del gas che sta arrivando a livelli inediti per l’Europa, poi l’aumento dell’inflazione, questi i due fattori che stanno avendo un impatto devastante sulla tenuta economica delle famiglie. A delineare un quadro complicato, almeno fino a fine 2022, anche l’Eurostat con un report diffuso in queste ore: il 20% della popolazione italiana (quasi 12 milioni di persone) sarebbe a rischio povertà assoluta. Secondo l’istituto di statistica europeo se a questa fetta di popolazione si aggiungono anche gli italiani a rischio esclusione sociale (senza accesso a beni e servizi di prima necessità: casa riscaldata, pasti adeguati e così via) si arriva a quasi 15 milioni di persone, il 25% della popolazione generale.
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