Supplenze scuola 2022: ancora 200mila cattedre vuote? Le cifre
Supplenze scuola: con l’inizio del nuovo anno scolastico si torna a parlare di cattedre vuote, cioè dei posti da insegnante che rimangono vacanti alla ripresa delle lezioni. Un problema a cui si pone rimedio assegnando incarichi precari. Cosa dicono gli ultimi dati in merito alla questione?
Supplenze scuola: ancora una volta 200mila cattedre vuote?
Supplenze scuola: la questione delle cattedre vuote si ripropone ogni anno alla ripresa delle lezioni. Sono centinaia di migliaia i posti di ruolo che ad ogni settembre rimangono vacanti: di consueto si mette una toppa assegnando incarichi precari. Tra l’altro, il quadro pre-epidemia di Covid, nonostante gli ultimi concorsi per docenti, sembra essere peggiorata a causa del numero dei pensionamenti. Stando agli ultimi dati diffusi dalla stampa nazionale si parla di 150-200mila posti da insegnante rimasti scoperti: come accade praticamente ogni anno, le scuole sopperiranno alle mancanze di organico attingendo dalle graduatorie dei supplenti (circa 50mila fino al 31 agosto, le altre fino al 30 giugno).
Una procedura che spesso si rivela a dir poco macchinosa: le scuole chiamano i supplenti con il punteggio più alto, quindi, procedono all’assunzione. Ciò avviene però prima di una verifica sui titoli (in base ai quali si assegna il punteggio): a volte si riscontrano errori nel calcolo del punteggio, dunque, si deve procedere al licenziamento e tornare a scorrere le graduatorie. Nel frattempo, gli altri supplenti hanno accettato altri incarichi e così comincia un lungo balletto burocratico, talvolta aggravato dal fatto che prima di procedere all’assegnazione degli incarichi ai supplenti bisogna aspettare la nomina dei docenti di sostegno di ruolo (e quest’anno anche dei docenti che hanno vinto il concorso ordinario per i precari storici).
I concorsi hanno migliorato la situazione?
Supplenze scuola: nonostante l’impegno del Governo in carica sul fronte dei concorsi, più del 50% delle cattedre messe in palio rimarranno comunque scoperte. Il concorso ordinario per la scuola secondaria, per esempio, doveva assegnare 26.871 cattedre: solo 13.743 sono state occupate al primo settembre (le altre rimarranno vacanti perché il numero dei vincitori della selezione è risultato inferiore a quello dei posti disponibili).
Non è andata meglio al Concorso per le materie Stem (582 cattedre coperte su 1.685) e neanche all’ordinario per la Scuola dell’Infanzia e Primaria (7.200 posti coperti su 12.863 da coprire). Infine, solo poco più di 11mila quelle assegnate con il secondo concorso straordinario per le secondarie. In generale, si attendeva la copertura di quasi 56mila posti dopo le procedure concorsuali: i posti effettivamente coperti risultano essere, invece, solo 24.770.
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