Le migliori ricette a base di vino bianco
Il vino: delizia per i palati, per l’olfatto, ma anche fedele compagno in cucina, nella preparazione di pietanze più o meno elaborate. Una volta aperta una bottiglia, se conservata per un massimo di 3-5 giorni in una cantinetta vino, può essere utilizzata per diverse ricette della cucina italiana, da primi piatti di pasta, passando per secondi di carne o pesce, vediamone alcune.
Il vitello tonnato, classico della cucina piemontese
Ricetta che può essere annoverata anche nei servizi di catering in eventi quali battesimi o matrimoni, il vitello tonnato è garanzia di un sicuro successo con gli invitati. Per preparare questo piatto per circa sei persone, occorrono 800 g di vitello, una carota, una cipolla, uno spicchio d’aglio, un litro e mezzo di acqua, 250 g di vino bianco, una foglia di alloro, una costa di sedano e sale, pepe e olio quanto basta. Per la salsa invece, sono necessarie due uova, 100 g di tonno, tre filetti di acciughe 150 g di brodo di carne, e 5 g di capperi sott’olio. Come si può notare in questo delizioso secondo di carne è essenziale il vino bianco.
Scaloppine al vino bianco: un piatto salva cena!
Nella tradizione italiana sono diversi i piatti che vengono definiti “salva cena”. Le scaloppine vino bianco fanno sicuramente parte di questa categoria. Si tratta infatti di una pietanza pronta in appena 25 minuti, e con un costo basso. Per preparare questo piatto per quattro persone occorrono otto fettine di vitello che equivarrebbero circa a 350/400 grammi, poi 100 g di vino bianco preferibilmente secco, 80 g di burro, 70 g di brodo vegetale, e infine prezzemolo, farina e pepe nero quanto basta. In questa ricetta gustosa e sostanziosa, il vino bianco viene utilizzato per aromatizzare la carne, una volta fatto evaporare il vino, infatti, viene aggiunto il brodo vegetale in cottura.
Spaghetti all’amatriciana, il vino bianco anche in questo classico
I primi piatti sono forse il fiore all’occhiello della cucina italiana. Il Lazio è una delle regioni che propone più piatti “poveri” insieme alla Campania quando si tratta di pasta, e lo spaghetto all’amatriciana, chiamato così per la città in cui è nato, Amatrice in provincia di Rieti, può rientrare sicuramente in questa categoria. Per preparare questo primo conteso dall’Abruzzo per via dell’antica appartenenza di Amatrice alla regione, occorrono pochi ingredienti, cosa che rende lo spaghetto all’amatriciana un piatto a costo ridotto. Ma non tutti sanno che oltre a ingredienti quali 150 g di guanciale, 400 g di pomodori pelati, e 75 g di pecorino, per uno spaghetto all’amatriciana per quattro persone sono necessari anche 50 g di vino bianco. A cosa serve? Beh ovviamente a sfumare i cubetti di guanciale con il vino, a non farli bruciare e a far continuare alla carne a liberare il proprio grasso così da insaporire tutto il pomodoro che verrà aggiunto in un secondo momento.
Il vino bianco è dunque estremamente presente nella tradizione gastronomica italiana, e non potrebbe essere altrimenti, visto l’enorme consumo che ne viene fatto nel nostro paese.
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