Prenotazioni quarta dose al via. Nuovi vaccini Covid spray?
Nuovi vaccini Covid: da lunedì 12 settembre 2022 partite le prenotazioni per la quarta dose ma, al momento, sono riservate a una ristretta platea di italiani. I composti aggiornati per immunizzare anche dalla variante Omicron. Intanto, la ricerca prosegue sul fronte degli spray inalabili e dei composti da assumere in gocce. Il punto della situazione.
Nuovi vaccini Covid: partono le prenotazioni per la quarta dose
Nuovi vaccini Covid: saranno 19 milioni le dosi di composto anti Coronavirus Sars Cov 2 (efficace non solo contro la variante originaria “di Wuhan” ma anche contro Omicron 1) che verranno consegnate alle Regioni entro fine settembre. Dunque, prosegue la campagna vaccinale con una nuova fase che sarà incentrata sulla somministrazione delle quarte dosi. Da lunedì 12 giugno si riaprono i format per la prenotazione (presso hub vaccinali rimasti aperti, farmacie e medici di famiglia) sui singoli portali online regionali.
Tuttavia, il modulo non sarà aperto a tutti: attualmente la compilazione è riservata agli over 60 oltre che a fragili, ospiti delle Rsa, donne in gravidanza e operatori sanitari. Mentre si attende l’ampliamento della platea dei vaccinabili con quarta dose (l’indicazione di Aifa e Ministero della Salute, attesa per i prossimi giorni, dovrebbe riguardare tutti gli over 12), priorità anche alla prenotazione di tutti gli italiani con più di 12 anni che vorranno procedere alla somministrazione della terza dose (verrà utilizzato il composto bivalente, quello di ultima generazione).
Spray nasali per la prossima generazione di composti?
Nuovi vaccini Covid: al via le prenotazioni per la quarta dose ma è già nata qualche polemica sull’opportunità di aspettare la generazione di composti tarati anche sulle varianti Omicron 4 e 5 (che potrebbero essere pienamente disponibili entro poche settimane). Dall’Istituto Superiore di Sanità arrivano delle rassicurazioni in tal senso: i vaccini efficaci contro Omicron 1 hanno dimostrato una buona efficacia anche contro l’insorgenza di una sintomatologia grave a seguito di contagio dalle varianti di più recente comparsa.
Insomma, sul fronte del controllo dell’epidemia le armi già a disposizione sembrano soddisfare le autorità politico-sanitarie. D’altra parte, la ricerca non si ferma: secondo recenti studi, infatti, una nuova importante svolta nella campagna vaccinale mondiale potrebbe arrivare grazie a dei vaccini in forma di spray da assumere per naso e gocce da rilasciare in bocca. Composti di questo genere sono stati brevettati e risultano in uso per l’immunizzazione da altre malattie, in primis, l’influenza. Contro il Sars Cov 2 sono circa un centinaio quelli in corso di sperimentazione, uno di questi ha superato i test clinici e da alcuni giorni viene usato in Cina. Gli scienziati ritengono che favorendo lo sviluppo dei composti spray si potrà diminuire il tasso di contagi tra persona e persona: in pratica, l’idea è quella di fornire una protezione più rapida, aumentando le difese dell’organismo nelle vie respiratorie, le stesse attraverso cui il virus entra e poi si diffonde causando la malattia.
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