Razionamento consumi: la proposta della Commissione Ue. Ultime
Razionamento consumi: la proposta della Commissione Ue. Ultime
Razionamento consumi: in arrivo da Bruxelles una proposta di strategia comune con lo scopo di contenere il dispendio energetico a livello europeo. Secondo le anticipazioni il piano partirà da novembre e durerà almeno fino alla primavera. Tra le misure taglio all’utilizzo dell’energia per 3-4 ore ogni giorno. Cosa si sa al momento
Razionamento consumi: la proposta della Commissione Ue
Razionamento consumi: in arrivo da Bruxelles una proposta di strategia comune allo scopo di contenere il dispendio energetico a livello europeo considerando la riduzione delle importazioni di gas dalla Russia. Il piano della Commissione Ue dovrebbe entrare operativo dal primo novembre ed estendere la sua azione fino al 31 marzo: l’obiettivo principale, ma ancora non c’è nulla di certo in questo senso, quello di ridurre l’utilizzo dell’energia del 10% su base mensile in confronto alla media degli stessi 5 mesi nei 5 anni che vanno dal 2017 al 2021.
Tra le misure principali che dovrebbero essere messe in campo una riduzione giornaliera del dispendio energetico per alcune ore. In pratica, ogni singolo paese Ue dovrebbe impegnarsi a ridurre l’utilizzo dell’energia elettrica per un minimo di 3-4 ore ogni giorno; a ciascun paese sarà comunque consentito di scegliere la fascia oraria, il momento più opportuno per operare il taglio.
Intervento dall’alto o campagna di sensibilizzazione?
Razionamento consumi: sempre ai singoli paesi dovrebbe essere lasciata la possibilità di scegliere a quale target eventualmente imporre maggiori restrizioni: per esempio, le riduzioni si potrebbero concentrare sulle industrie piuttosto che sulle abitazioni private. D’altra parte, è chiaro che se l’abbattimento riguarderà la popolazione generale non sarà possibile utilizzare più elettrodomestici ad alto consumo contemporaneamente in una determinata fascia oraria.
Insomma, resta ancora molto da capire sull’eventuale ampiezza del piano. Inoltre, non sono pochi i dubbi sulla sua attuazione a livello tecnico. Uno su tutti: saranno le aziende che forniscono energia a operare il taglio orario? Esiste questa possibilità ma non tutti gli utenti domestici italiani (e di molti altri paesi Ue) sono forniti dei contatori digitali di ultima generazione necessari. A quel punto, sulla scia di quanto avanzato dal Ministero della Transizione Ecologica, bisognerebbe lavorare più che altro su una campagna di sensibilizzazione perché siano gli stessi utenti privati ad abbassare il limite di energia elettrica utilizzabile in determinati orari.
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