Risparmio bollette: come scegliere le offerte luce-gas. Indicazioni
Risparmio bollette: dai portali di confronto prezzi alle associazioni di consumatori sono molti i consigli reperibili in rete su come abbassare la spesa per l’energia. Al di là dei comportamenti individuali, è bene conoscere alcune strategie fondamentali per la scelta del fornitore e delle tariffe. Alcune indicazioni utili.
Risparmio bollette: conoscere il consumo medio annuo
Risparmio bollette: ridurre la temperatura dei riscaldamenti, spegnere gli elettrodomestici non in uso, perfino cuocere la pasta a fuoco spento, sono tanti i consigli relativi alle abitudini personali su come ridurre l’impatto delle fatture energetiche sul proprio portafoglio. D’altra parte, per “sopravvivere” all’impennata dei costi potrebbe essere decisivo fare una scelta più accurata del proprio fornitore, andando a scegliere l’offerta più aderente al proprio profilo.
La prima mossa utile in questo senso consiste nel conoscere il proprio livello di consumo annuo: uno strumento fondamentale il “Portale dei Consumi” gestito dall’Arera (www.consumienergia.it), basta accedere con Spid e si potranno ottenere molte informazioni sul proprio profilo. Una volta compreso il proprio profilo di consumatore verrà molto più semplice orientarsi tra le offerte che i fornitori sono obbligati a pubblicare con cadenza regolare sempre sull’apposito portale dell’Arera (www.ilportaleofferte.it).
Come valutare le offerte di luce e gas?
Risparmio bollette: una volta appurato il proprio livello di consumo medio annuo, quali sono gli altri fattori da considerare per valutare in modo efficace le varie offerte? Innanzitutto, la componente energia, quella su cui si gioca buona parte della concorrenza tra fornitori: come per i mutui, sarà da scegliere con attenzione l’opzione prezzo fisso o quella prezzo variabile (la convenienza dipende molto dalla contingenza: per esempio attualmente non conviene bloccare il prezzo del gas perché molto alto rispetto al “solito). Quindi, altri fattori importanti per orientarsi tra le proposte i costi per i servizi aggiuntivi (rateizzazione, assistenza caldaia, assicurazione, invio bollette cartacee e così via) e, infine, le clausole legate al vincolo di permanenza.
Da ricordare, infatti, che i consumatori possono cambiare le offerte in mercato libero e tutelato senza limitazioni o imposizioni di penali e sanzioni (a meno che non sussistano delle clausole contrattuali in merito alla permanenza appunto). Inoltre, in virtù delle disposizioni del Decreto Aiuti Bis, è bene ricordare che i fornitori non possono più (almeno fino ad aprile 2023) modificare unilateralmente la tariffa (finora bastava dare un preavviso di 3 mesi).
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