Politiche 2022: i punti che il nuovo governo dovrà affrontare subito
Politiche 2022: i punti che il nuovo governo dovrà affrontare subito
Dopo le Politiche del 25 settembre il nuovo governo, a prescindere dalle forze che lo formeranno, dovrà affrontare una serie di importanti scadenze. Il primo importantissimo nodo da sciogliere quello che riguarda la legge di bilancio per il prossimo anno, sullo sfondo il contenimento del carovita e la gestione dell’epidemia di Covid.
I punti che il nuovo governo dovrà affrontare subito
Dopo le Politiche del 25 settembre, il nuovo governo – a prescindere dal “colore” – dovrà affrontare una serie di importanti scadenze. Il primo importantissimo scoglio che il nuovo esecutivo sarà chiamato a superare quello della legge di bilancio per il prossimo anno. Per approvare la Finanziaria per il 2023 c’è tempo fino alla fine dell’anno: tuttavia, bisogna inviare la prima bozza – cioè il Nadef (Nota di Aggiornamento al DEF, Documento di Economia e Finanza) – alla Commissione Europea entro il 27 settembre.
Chiaramente questo passaggio verrà ovviato dal Governo Draghi: l’esecutivo che resterà in carica ancora per poco ha comunque già pronto il DEF dallo scorso aprile, il Nadef che verrà inviato a Bruxelles entro la scadenza di fine mese lo ricalcherà quasi completamente. D’altra parte, un altro appuntamento fondamentale con la Commissione Ue incombe: entro il 15 ottobre bisogna inoltrare il Documento programmatico di Bilancio. In pratica, una lista dettagliata delle spese che un paese europeo intende compiere in base alle risorse disponibile (una cui stima è stata fornita col Nadef).
Sullo sfondo contenimento del caro-vita ed epidemia di Covid
Detto ciò, anche per quanto riguarda questa scadenza una toppa dovrebbe essere messa dal governo in carica. Ci si potranno aspettare però delle forti pressioni da parte di Bruxelles sul nuovo governo perché invii al più presto l’aggiornamento al Documento Programmatico di Bilancio (visto che non ci sono dubbi che il prossimo esecutivo vorrà cambiare le voci di spesa rispetto a quello attualmente in carica). Di solito per la formazione di un governo italiano occorrono almeno due mesi: questo periodo si restringerebbe nel caso emergesse una maggioranza chiara subito dopo il voto (magari il processo di insediamento dell’esecutivo potrebbe concludersi già a fine ottobre).
In ogni caso, al prossimo esecutivo toccherà velocizzare al massimo i passaggi in Parlamento per approvare la legge di bilancio 2023 entro la fine dell’anno. Insomma, il nuovo governo dovrà dedicarsi quasi al 100% sulla Finanziaria ma, nel frattempo, urge un intervento contro aumento dell’inflazione e del prezzo di energia e carburanti. Dunque, in primis, scegliere cosa fare rispetto alle varie misure messe in campo contro il caro-vita dall’esecutivo precedente: per esempio, i sostegni contro l’aumento del costo dei carburanti rinnovate fino al 31 ottobre e che costano un miliardo al mese. Inoltre, l’autunno porta con sé un’altra incognita: l’epidemia di Covid e, nello specifico, la gestione della campagna vaccinale contro le sottovarianti di Omicron di più recente comparsa.
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