Nuovo Governo Meloni partirà in due settimane? Le ultime notizie
Nuovo Governo Meloni partirà in due settimane? Le ultime notizie
La coalizione di centrodestra, trainata da Fratelli d’Italia, ha nettamente vinto l’ultimo tornata di Politiche. A Giorgia Meloni, leader del partito più votato, per quello che si può immaginare al momento, verrà dato mandato dal Capo dello Stato per la formazione del nuovo Governo. Dopo la prima riunione delle Camere, il 13 ottobre, l’iter istituzionale previsto in questi casi potrebbe svolgersi rapidamente: stando alle ultime notizie, considerando la solida maggioranza su cui può contare, il prossimo esecutivo potrebbe entrare in carica già il 20 ottobre.
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Il nuovo Governo Meloni potrebbe partire entro il 20 ottobre
Le Politiche dello scorso 25 settembre hanno un chiaro vincitore: si tratta della coalizione di centrodestra formata da Forza Italia, Lega e, soprattutto, Fratelli d’Italia che ha trascinato gli alleati verso la conquista di una solida maggioranza. Quest’ultima si coagulerà già giorno 13 ottobre, quando si riunirà il nuovo parlamento: a quel punto le due Camere saranno chiamate a eleggere i propri Presidenti. È il primo passo dell’iter che infine porterà alla formazione di un nuovo governo. I vertici di Montecitorio e Palazzo Madama, infatti, saranno subito chiamati a colloquio dal Presidente della Repubblica, forse già nel weekend del 15-16 ottobre.
Successivamente, le consultazioni condotte dal Presidente della Repubblica coinvolgeranno i partiti, cominciando da quelli meno pesanti in termini di seggi. Se tutto filerà liscio, già tra il 17 e il 18 ottobre potrebbe essere affidato l’incarico di formare un governo a Giorgia Meloni. La prassi istituzionale la vorrebbe accettare l’incarico con riserva, riserva che dovrebbe essere sciolta dopo un giro di colloqui con le forze parlamentari e, quindi, la consegna a Mattarella della lista dei ministri. Se dal Quirinale non si richiederanno sostituzioni alla squadra dell’esecutivo, già il 20 ottobre il Governo Meloni potrebbe entrare effettivamente in carica.
Rebus su alcune caselle del prossimo esecutivo
In realtà, all’interno della coalizione di centrodestra – la cui vittoria alle Politiche era annunciata da mesi – le trattative sulla distribuzione delle cariche del nuovo governo è in corso da molto prima che chiudessero le urne (per esempio, Meloni ha prenotato Palazzo Chigi già da luglio, sin dalla caduta del Governo Draghi). D’altra parte, l’equilibrio tra le forze pre-voto è stato evidentemente modificato dal risultato elettorale: per cui il rebus relativo al riempimento delle caselle del prossimo esecutivo e, in particolare, di alcuni ministeri “chiave” (Economia e Interno ma anche Esteri e Giustizia) appare ancora molto ingarbugliato.
Ad esempio, per il Viminale è in corso il duello Salvini-Tajani, anche se alla fine potrebbe spuntarla un outsider (probabilmente un leghista come Molteni con il leader forzista dirottato sulla Difesa o sugli Esteri, anche se per la Farnesina resta un nome caldo quello della Belloni). Per il MEF non si può escludere la conferma di Franco (ma FdI fino all’ultimo tenterà la carta Panetta), infine, per il Dicastero della Giustizia sembra lanciato il magistrato Nordio, già candidato del centrodestra per il Quirinale.
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