In aumento sono anche +Europa e Sinistra Italiana e Verdi
C’è chi dice un po’ ironicamente che gli italiani “corrono sempre in soccorso del vincitore”.
A guardare i primi sondaggi elettorali di Swg sembra che sia vero. A essere premiati nella prima rilevazione post-voto sono i partiti percepiti come vincitori delle elezioni.
Innanzitutto Fratelli d’Italia, che passa dal 26% al 26,8%, e lo fa principalmente a spese degli alleati. La Lega, infatti, scende all’8,2% perdendo sei decimali, mentre Forza Italia cala al 7,6%, lasciando sul terreno mezzo punto.
Sempre nel centrodestra è segnalato in aumento Noi Moderati, dal 0,9% all’1,2%.
Tuttavia la formazione con l’incremento maggiore è il Movimento 5 Stelle, che torna a livelli non toccati da mesi. Cresce dell’1,1% portandosi al 16,5%.
È molto probabile che ciò avvenga anche grazie alla riduzione del consenso del Pd, che perde un punto, e si ritrova al 18,1%.
Al quarto posto, scavalcando Lega e Forza Italia, è poi Azione/Italia Viva, che aumenta del 0,5% rispetto al 25 settembre, andando all’8,3%
Tra le altre forze più piccole si distinguono gli alleati del Pd, Sinistra Italiana/Verdi e +Europa. La lista di Fratoianni e Bonelli raggiunge il 4% crescendo del 0,4%, mentre quella di Bonino guadagna mezzo punto superando la soglia del 3% e raggiungendo il 3,3%.
In aumento anche Italexit, dall’1,9% al 2,2%.
In significativa riduzione i partiti più piccoli, che scendono nel complesso dal 5,6% al 3,8%, e anche l’astensione, in calo di ben il 7%
Sondaggi elettorali Swg, gli elettori del Pd hanno votato il partito soprattutto per paura della destra
Swg ha voluto chiedere, nei propri sondaggi elettorali di questa settimana, il motivo che ha spinto gli elettori dei principali partiti a sceglierlo.
È interessante osservare come le ragioni cambino molto da forza a forza. Per il 40% di chi ha votato Fratelli d’Italia è stato decisivo il fatto che il partito sia sempre stato coerente. Minore, del 30%, la percentuale che ha guardato alla leader, Giorgia Meloni.
Per il 28% dei leghisti e il 27% dei forzisti, invece, conta l’avere fatto proposte valide. Il 24% di chi ha scelto Forza Italia nomina anche il suo essere unico partito moderato del centrodestra
Molto significativa la prima posizione tra le ragioni del voto al Pd dell’opposizione alla destra. L’esigenza di batterla ha motivato il 30% di chi ha scelto la formazione di Letta. Per il 25%, invece, si è trattato del suo posizionamento europeista.
Nettissima la ragione per cui invece è stato votato il Movimento 5 Stelle: la leadership di Conte. Per il 49% è lui il motivo della croce sul simbolo del movimento.
Chi ha preferito Azione/Italia Viva, infine, lo ha fatto soprattutto per la presenza di valide proposte (30%) e poi perché queste ultime non erano irrealizzabili (24%)
Nei sondaggi elettorali di Swg c’à anche spazio per un’analisi dell’astensione. Emerge come il 55% di chi non ha votato aveva deciso di astenersi molto tempo prima delle elezioni, ma c’è anche un 33% che è stato incerto fino all’ultimo e un 12% che anzi voleva andare a votare ma ha cambiato idea alla fine. Nel complesso si tratta del 16% dell’elettorato totale.
Per il 44% di questi astenuti, comunque, il principale motivo della propria scelta è stato il fatto che nessun partito li ha convinti. Il 26%, invece, ha agito per protesta, ma c’è anche un 17% e un 8% di italiani che o era lontano dalle urne o aveva difficoltà a raggiungere la sezione elettorale.
Per il 13% il motivo è stato il fatto che l’esito era scontato.
Questi sondaggi elettorali Swg sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi dal 28 settembre al 3 ottobre su 1200 soggetti
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