Il 75% tuttavia la desidererebbe
La sconfitta della Lega, con i voti che nelle ultime elezioni sono passati in massa a Fratelli d’Italia soprattutto in una delle sue roccaforti, il Veneto, ha riportato sul tappeto la questione antica dell’indipendentismo o dell’autonomismo. Alcuni vorrebbero tornasse centrale per il partito dopo il periodo sovranista salviniano.
Demos ha voluto occuparsi di questo nell’ultimo dei suoi sondaggi politici, chiedendo proprio ai veneti se pensano ancora all’autonomia.
La risposta è sì. Il 75% è favorevole a essa. È un dato di poco inferiore a quello degli scorsi mesi, anche se il gradimento era arrivato all’84% nel febbraio 2021.
Sono gli elettori di centrodestra ad essere più propensi verso l’autonomia. Si esprime a favore il 95% dei leghisti, il 92% dei forzisti e l’89% di chi ha votato Fratelli d’Italia, che in Veneto ha avuto un terzo dei voti.
Tra i pentastellati l’autonomismo raccoglie ha una popolarità del 69%, come tra gli elettori di Azione/Italia Viva, mentre scende sotto il 50% solo tra chi sostiene il PD.
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Un contro è essere a favore di una maggiore autonomia, e un altro è pensare che questa debba essere una priorità per il Governo. Quelli che la ritengono un obiettivo primario scendono al 72% tra i leghisti stessi, al 73% tra i votanti di Fratelli d’Italia, al 27% tra i democratici, al 33% tra chi ha scelto Azione/Italia Viva.
Tuttavia vi è consapevolezza che non si arriverà alla meta. Il 52% crede che lo Stato centrale non concederà mai nulla in tema di autonomia, neanche con un governo di centrodestra.
Solo il 19% pensa che accadrà tra un anno o due e il 17% entro tre. Il restante 12% è indeciso sull’argomento.
I veneti, insomma, sembrano ormai disincantati su questo tema, e non pensano che un governo “amico” e più propenso verso le tendenze autonomiste possa cambiare molto le cose
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