Quarta dose: prenotazioni in crescita. Cambio regole sulla quarantena?
Impennata per le prenotazioni della quarta dose: la nuova fase della campagna vaccinale aperta a tutti gli over 12 accelera dopo una partenza difficile. Complice l’evidente aumento dei casi: per gli esperti l’inizio di un’altra ondata autunnale. Verso il termine dell’era Speranza al Ministero della Salute: attesa per le decisioni del Governo Meloni in merito alla gestione dell’epidemia (a partire dalle regole sulla quarantena).
Quarta dose: prenotazioni raddoppiate in una settimana
Quarta dose: in una settimana le prenotazioni sono praticamente raddoppiate (+80%). Le somministrazioni del secondo booster del composto anti-Covid sono passate da una media di 15mila a una media di 25mila su base giornaliera (sono state quasi 178mila tra il 4 e il 10 ottobre mentre tra il 27 settembre il il 3 ottobre si erano fermate a quota 104.320). La nuova fase della campagna vaccinale è aperta a tutti gli over 12, prevista anche una quinta dose per i gravemente immunodepressi. Due i tipi di vaccini utilizzati anche se le disponibilità cambiano da regione a regione (in pratica, in alcune si può scegliere quale farsi somministrare in altre no): quello efficace contro la variante Omicron, oltre che contro il Sars Cov 2 originario, e quello tarato anche sulle ultime sottovarianti di Omicron (4 e 5).
Verso il cambio delle regole sulla quarantena?
Quarta dose: mentre accelerano le prenotazioni, cresce l’attesa per il nuovo corso nella gestione dell’epidemia che sembra sarà inaugurato con l’insediamento del prossimo Governo che, con tutta probabilità, sarà guidato dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Quest’ultima una volta a Palazzo Chigi, considerando quanto sostenuto nei mesi all’opposizione del Governo Draghi, dovrebbe scegliere una figura “di rottura” rispetto al modello sposato dall’uscente titolare del Ministero della Salute Speranza.
I nomi che circolano per il Ministero della Salute in realtà non sembrano preannunciare una discontinuità evidente con il passato: al momento si fanno in particolare quelli di due esponenti dell’area moderata del centrodestra, Licia Ronzulli e Maurizio Lupi, e quelli di figure “tecniche” come Guido Rasi, collaboratore del Generale Figliuolo, Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa, e dell’infettivologo Matteo Bassetti.
Detto ciò, la coalizione di centrodestra sembra intenzionata a proporre in ogni caso l’abolizione della quarantena per i positivi asintomatici che, quindi, potranno uscire di casa indossando al massimo una mascherina Ffp2. Pare che si discuta anche della rimozione dell’obbligo di tampone negativo dopo 5 giorni di isolamento se non si hanno più sintomi.
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