Sondaggi TP, sentiment analysis: La Russa e Fontana, scelte giuste per destra
Nota: Questo sondaggio non ha una rilevanza statistica ed è funzionale per il sentiment analysis su temi di stretta attualità.
Termometro Politico torna a proporre sondaggi e ricerche di sentiment analysis basate su temi di stretta attualità. Cominciamo con l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento: Ignazio La Russa al Senato della Repubblica e Lorenzo Fontana alla Camera dei Deputati. Abbiamo chiesto ai follower Facebook di Termometro Politico ed Election Day cosa ne pensassero, e se si trattasse di una scelta giusta o sbagliata. Una maggioranza afferma che si tratta di un buon binomio (214) a differenza di chi, invece, non la ritiene una scelta adeguata (163). I risultati di questi sondaggi non hanno valore statistico ma i commenti permettono di approfondire il sentiment degli schieramenti.
Sondaggi Sentiment Analysis: per elettori destra, scelta identitaria e coerente. Per sinistra, rischio regressione
Enrico si dice “Molto contento per La Russa ma abbastanza schifato per Fontana. Avrebbero potuto trovare di meglio nella Lega. Ma poi fa ridere che la Lega cresciuta col mito dei Celti, i riti sul Po con l’ampolla. Ora sia diventata una succursale di Famiglia Cristiana con Pillon e Fontana come personaggi di spicco.”
Per Alessio si tratta di una “Scelta identificativa e coraggiosa. Hanno vinto e hanno adottato delle scelte in partenza “senza compromessi”. É un approccio lecito che piace molto all’elettore di destra. Ha il pregio di creare unità all’interno del partito , il difetto di generare spaccature e reazioni avverse all’esterno, attorno a sé. La figura di La Russa é una figura molto divisiva ma degna e istituzionale , quella di Fontana molto meno, più figlia di strategie e trattative di potere.”
Osservazione interessante e probabilmente fuori dagli schermi da parte di Renato, che afferma che “L’elezione di La Russa credo sia quasi scontata, come Bertinotti si impose alla Camera, per chiudere i conti col passato e fare entrare gli eredi del Partito Comunista nelle Istituzioni, ora i postfascisti fanno lo stesso con la personalità più rappresentativa. La cosa grave ed inattesa è l’elezione di Fontana, giovane altamente diviso per le suo note posizioni. Si poteva e doveva fare molto meglio, ma nn credo che sia stato eletto per caso: probabilmente è segnale a Polonia, Francia e Spagna per dire che su certi temi possono contare sull’Italia. Staremo a vedere.”
C’è chi, come Damiano, non entra propriamente nel merito ma opera una comparazione con la situazione precedente: “Da sempre convintamente di sinistra, ma a questo giro ho sostenuto altre forze minori e non sono troppo dispiaciuto di cosa sto sentendo del nuovo Parlamento e presunto Governo. È un segno di rottura nei confronti del governo precedente, il peggiore della storia dell’ Repubblica, senza ombra di dubbio, con un dittatoruccolo mancato che ci ha privato di libertà fondamentali, ricattato e rovinato dal punto di vista economico, sociale e psicologico.”
Fabio, infine, consegna una riflessione specifica sul passaggio di consegne al Senato: “Odio fortemente la retorica e mi importa poco delle cariche appena elette – poiché in effetti contano come il terzo portiere della Salernitana e l’allenatore in seconda del Portogruaro – tuttavia vedere una sopravvissuta dei campi di concentramento dover stringere la mano per passare il testimone ad uno che ha in casa i busti di chi decise di spedircela, nei campi di concentramento, è simbolicamente uno dei momenti più bassi della storia del nostro paese.”
Sentiment Analysis: La Russa meglio di Fontana. La destra va a segno con le sue scelte
Quello che si evince dalla gran parte dei commenti (un centinaio in totale), è una grande approvazione da parte degli elettori di destra, ma un gradimento maggiore per La Russa rispetto a Fontana. Le scelte operate vanno in una direzione identitaria e che potrebbe riflettere quelle che saranno le scelte politiche del prossimo Governo, al netto del ruolo tecnico dei Presidenti delle Camere. Dal lato opposto, si teme una regressione sui diritti civili (in particolare per la figura di Fontana) e uno sdoganamento del postfascismo (per La Russa).