Sondaggi elettorali Swg, il Pd continua a scendere, il M5S è solo a tre decimali
Sondaggi elettorali Swg, il Pd continua a scendere, il M5S è solo a tre decimali
Come già accaduto in passato nell’ambito delle intenzioni di voto ora la lotta tra i partiti è essenzialmente per il secondo posto. Il primo è saldamente nelle mani di Fratelli d’Italia.
Questo confermano gli ultimi sondaggi elettorali di Swg, che vedono il partito di Meloni subire sì un arresto, visto che cala di un decimale, ma anche riaffermarsi formazione in testa nel panorama politico, e non di poco.
È infatti al 27,4%, più di 10 punti davanti al Pd, che invece perde un altro mezzo punto e scende al 17%, più del 2% in meno rispetto alle elezioni del 25 settembre.
È così sempre più vicino al Movimento 5 Stelle, che arretra anch’esso, ma meno, del 0,3%. Ora è al 16,7%, a solo tre decimali dal partito di Letta.
La battaglia per diventare la forza più grande dell’opposizione è più viva che mai.
C’è gara anche dietro, per affermarsi come quarto partito, ed è una gara a tre tra Lega, Azione/IV e Forza Italia. Per ora prevale la prima, che questa settimana cresce del 0,2% ed è all’8,5%. Dietro a 4 decimali di distanza vi è Azione/IV, all’8.1%, poco sopra il risultato di settembre. Supera la formazione di Berlusconi, al 7,5%.
Nel centrosinistra crescono sia Verdi e Sinistra, che raggiungono il 4,1%, che +Europa, che arriva al 3,3%. Probabilmente molto del calo del Pd è dovuto allo spostamento di consenso verso questi alleati.
Conta però anche l’incremento dell’astensione, che oggi salirebbe del 3%, al 35%.
Tra le forze sotto la soglia di sbarramento sia Italexit che Unione Popolare hanno un progresso, andando rispettivamente al 2,5% e all’1,1%
Sondaggi elettorali Swg, elettori di Pd e M5S vicini su immigrazione e ambiente, lontani su difesa e esteri
Secondo Swg uno dei temi più caldi oggi è il rapporto tra M5S e Pd. Quanto sono vicini i due elettorati? Il Movimento 5 Stelle può essere definito di centrosinistra?
Secondo questi sondaggi elettorali in parte sì. Almeno questo pensa chi vota uno dei due partiti.
In particolare per il 32% dei pentastellati e il 16% dei democratici sicuramente sì, mentre si sale rispettivamente al 50% e al 48% se la risposta è “sì, in un certo senso”.
A essere per il no sono il 36% di chi vota Pd e il 18% di chi sostiene il M5S
Andando più nello specifico, dovendo dare un punteggio da -100 a +100 alla vicinanza su un determinato tema, in media i due elettorati si sentono più vicini sull’immigrazione (+35 il voto dei pentastellati e +14 quello dei democratici), sull’ambiente (+24 e +55), sui diritti dei lavoratori (+27 e +46), sul sostegno ai più deboli e sul rispetto delle istituzioni.
Al contrario sulla difesa e le spese militari vi è lontananza. Chi vota M5S opta mediamente per un punteggio di -44, e chi vota Pd addirittura per -63.
Distanti (-23 e -39) anche le posizioni sulla politica internazionale.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 12 e il 17 ottobre con metodo Cati-Cami-Cawi su 1200 soggetti
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