Ergastolo ostativo, medici no vax, rave: prime misure del Governo
Ergastolo ostativo, reintegro medici no vax, linea dura sui rave: dopo il primo Consiglio dei Ministri, il Governo Meloni ha licenziato un decreto che tocca molti ambiti. Le misure si muovono dalla giustizia alla sanità: un rapido approfondimento sul contenuto del provvedimento.
Ergastolo ostativo: conferma tra le prime misure del Governo
Esordio ufficiale per il Governo Meloni: lunedì 31 ottobre si è tenuto il suo primo Consiglio dei Ministri. Dopo il Cdm è stato lo stesso Presidente del Consiglio ad annunciare il licenziamento di un decreto contenente diverse misure. Il provvedimento si concentrerà su ambiti diversissimi tra loro: tra le misure spiccano la modifica dell’ergastolo ostativo, il reintegro dei medici che non hanno assolto l’obbligo vaccinale anti-Covid e l’istituzione di pene più severe contro i rave.
Dunque, innanzitutto, il nuovo decreto – muovendosi sulla linea di un provvedimento già approvato dalla Camera ma fermato dalla fine della precedente legislatura – andrà a riformare l’ordinamento penitenziario rispetto all’ergastolo ostativo. L’istituto è tuttora in vigore ma nell’aprile 2021 è stato giudicato incostituzionale dalla Consulta che ha quindi imposto una revisione parlamentare entro novembre 2022 (in caso contrario sarebbe decaduto). In breve, essere condannati al carcere a vita – soprattutto per reati legati a crimine organizzato e terrorismo – impedirà di accedere a diversi tipi di benefici e sconti, per esempio, permessi premio, semilibertà, lavoro esterno. Ciò a meno che il condannato non decida di collaborare con gli inquirenti.
Nuovo decreto si concentra anche su reintegro medici no vax e stop ai rave
Oltre alla conferma del cosiddetto ergastolo ostativo, il primo decreto del Governo Meloni sul reintegro dei medici che non hanno assolto l’obbligo di vaccinazione anti-Covid e di conseguenza sono stati sospesi dall’attività lavorativa. Senza l’intervento dell’esecutivo tale obbligo – valido per tutto il personale delle strutture sanitarie nazionali – sarebbe decaduto il 31 dicembre 2022.
Infine, altra misura prevista dal provvedimento governativo l’introduzione di un nuovo reato, quello di “invasione per raduni pericolosi”. Incentrato specificatamente sul contrasto dei rave, prevede la reclusione dai 3 ai 6 anni oltre che multe di importo compreso tra 1.000 e 10.000 euro per gli organizzatori.
In una versione precedente di questo articolo si riferiva che per organizzatori e partecipanti fossero previste le stesse pene in base al nuovo reato di “invasione per raduni pericolosi”. Sembra invece che, alla fine, il testo di legge disporrà pene più leggere per chi si limiterà a partecipare agli eventi che rientrano nella categoria interessata dalla normativa.
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