Decreto Bollette: prossimo intervento del Governo Meloni. Ultime notizie
Decreto Bollette: nessun intervento sul tema energia nel primo provvedimento targato Governo Meloni. I vertici dell’esecutivo rassicurano: prossimo il lancio di misure volte a ridurre l’impatto, divenuto ormai pesantissimo, delle fatture energetiche sul portafoglio degli italiani. Le ultime indiscrezioni in merito.
Decreto Bollette: quando potrebbe arrivare?
Decreto Bollette: nessuna misura per affrontare la questione dei costi dell’energia nel primo provvedimento targato Governo Meloni. Prontamente sono arrivate delle rassicurazioni sul punto dai vertici dell’esecutivo: l’atteso intervento contro il caro bollette arriverà a breve, forse già la settimana prossima – intorno a martedì 8 novembre – dopo un Consiglio dei Ministri, previsto per venerdì 4, che avrà al centro il nodo reperimento delle risorse. Un nodo effettivamente difficile da sciogliere considerando anche i calcoli in corso per quanto riguarda la Legge di Bilancio per il prossimo anno.
La sensazione è che l’intervento sul costo dell’energia – ma anche quello riguardante le accise dei carburanti (il taglio scade giorno 18 novembre) – imporrà un certo ritardo sulla tabella di marcia presentata dalla coalizione di centrodestra in campagna elettorale. Quindi, dato che ormai sembrano rinviati a data da destinarsi misure come il taglio del cuneo fiscale o l’introduzione di nuove modalità di pensione anticipata (entrambi interventi che in qualche modo dovrebbero comunque trovare spazio nella prossima Finanziaria), il Governo Meloni si concentrerà sulla definizione di un nuovo Decreto Bollette.
Che cosa potrebbe essere previsto?
Decreto Bollette: l’architrave del provvedimento, per quello che si sa al momento, dovrebbe poggiare sul rafforzamento del cosiddetto bonus sociale, cioè dello sconto diretto sull’importo delle bollette di gas e luce per le famiglie più in difficoltà. Dunque, l’idea principale sarebbe quella di ampliare la platea dei beneficiari ma anche e soprattutto quello di rendere più efficace il sistema di attribuzione del beneficio. Il Ministro dell’Economia Giorgetti in prima persona già da tempo starebbe lavorando a una modifica che, in breve, sgancerebbe il Bonus dalla presentazione dell’Isee.
Il parametro che si vorrebbe prendere principalmente in considerazione più che altro il reddito (per come risultante dalle banche dati dell’Inps). Un’altra ipotesi in campo, sicuramente di più rapida realizzazione, quella che disporrebbe un semplice innalzamento della soglia Isee (attualmente fissata a 12mila euro) permettendo così di accedere al Bonus anche chi arriva a 15mila euro (o a chi arriva a 20mila euro se con almeno 4 figli a carico). A questo punto, però, bisognerebbe affrontare la questione della retroattività o meno del bonus: cioè se verrà applicato ai nuovi beneficiari anche per i mesi passati, a partire dall’introduzione dello sconto originario, o se varrà esclusivamente per i mesi a venire.
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