Pensioni ultime notizie: decontribuzione solo per alcuni. Le indiscrezioni
Tra i primi temi sul tavolo del Consiglio dei Ministri c’è quello delle pensioni. Un tema da risolvere entro fine anno, in quanto quota 102 sarà valida solo fino al 31 dicembre 2022. Poi, se non ci fossero proroghe o riforme, si tornerebbe alla Legge Fornero. Si è così fatta strada la possibilità di puntare su quota 103, una variante della quota secca 41 (anni di contribuzione). Sembra che questo sia l’obiettivo ultimo del governo e su cui, eventualmente, ci potrebbe essere l’accordo con i sindacati.
Nel frattempo, dalla Lega, è stata paventata l’ipotesi di un importante bonus per coloro che, pur avendo i requisiti, preferiscono continuare la loro attività. Vediamo di cosa si tratta e a chi sarebbe destinato.
Pensioni ultime notizie: un bonus decontributivo per chi lavora nel Pubblico e per poche altre figure professionali
Il bonus di cui parla la Lega è una forma di decontribuzione totale che, di fatto, aumenterebbe lo stipendio netto, al fine di agevolare e favorire la permanenza al lavoro di alcune categorie oltre la soglia di pensionamento. Si tratta, in ogni caso, di un bonus che non scatterebbe per ogni categoria di lavoratore che abbia superato i 62 anni d’età e i 41 di contributi versati. La decontribuzione dovrebbe essere indirizzata a medici, operatori sanitari e lavoratori di specifiche categorie che pur avendo i requisiti per il pensionamento decidessero di restare al lavoro. Il tema sanitario sembra proprio al centro dell’interesse del bonus, considerando le difficoltà di cui soffre il Sistema Sanitario Nazionale. Una misura che, eventualmente, potrebbe rallentare l’emorragia di personale di cui soffre il SSN da ormai svariati anni, e che si manifesta in particolar modo nelle Regioni del Sud Italia.