Sondaggi elettorali Swg, il M5S cresce e supera del 0,8% il Pd

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Su anche Fratelli d’Italia, in calo gli altri partiti che hanno avuto seggi alle elezioni

La classica luna di miele che premia di solito le forze uscite vincitrici dalle elezioni nel periodo immediatamente successivo a queste oggi sta caratterizzando anche il percorso post elettorale di un’altro partito oltre a Fratelli d’Italia, uscito dalle urne come primo partito. È il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte.

Nonostante il grande calo subito rispetto al 2018 il 15,4% del 25 settembre ha rappresentato un risultato sopra le aspettative per il movimento e ora prosegue il momento positivo.

Secondo i sondaggi elettorali di Swg quello che è emerso come terzo partito è diventato il secondo, superando il Pd e divenendo la prima forza di opposizione. Questa settimana il M5S è salito di mezzo punto arrivando al 16,8%, otto centesimi in più della formazione di Enrico Letta, che, invece, scende di tre decimali e va al 16%.

In un mese e mezzo il Pd ha perso più di tre punti. Oltra che al M5S probabilmente in piccola parte sono andati anche ad Azione/Italia Viva. Il Terzo Polo questa settimana perde tre decimali e si ritrova all’8,4%, ma è comunque più avanti rispetto al 7,8% del 25 settembre.

Con una percentuale migliore di quella del giorno delle elezioni è anche Verdi e Sinistra, che ha il 4%, e Unione Popolare, che sale del 0,2% ed è ora all’1,6%.

Su livelli simili a quelli di settembre è invece +Europa, alleata del Pd, che con il suo 2,7% (-0,3% in una settimana) non beneficia però dalla perdita di consensi dei democratici.

Venendo alla coalizione vincitrice delle elezioni, il centrodestra, continua l’ascesa di Fratelli d’Italia, che guadagna lo 0,3% e si porta al 29,4%, mentre i principali alleati arretrano. Sia Lega che Forza Italia perdono lo 0,2% e si ritrovano rispettivamente al 7,7% e al 6,3%.

Stabile al 2,5% Italexit.

Sondaggi elettorali Swg, per il 50% la maggioranza degli italiani evade le tasse

Le altre domande di quest’ultima tranche di sondaggi elettorali di Swg si occupano di evasione fiscale, sull’onda del dibattito sui limiti al contante.

Gli italiani, in parola povere, ritengono che siamo un popolo di evasori. Il 50% pensa che la maggioranza degli italiani evada. All’interno di questa porzione il 9% crede che lo facciano quasi tutti, e il 3% tutti.

Si tratta di un’opinione particolarmente diffusa tra chi vota Terzo Polo (65%) e Movimento 5 Stelle (61%)

Il 28% invece crede che a non pagare le tasse sia circa la metà dei connazionali, e il 20% una minoranza. Solo per il 2% quasi nessuno o nessuno.

C’è però evasione ed evasione. Gli italiani le considerano tutte gravi, ma alcune meno di altre. La peggiore è quella del professionista che non fa la ricevuta. Solo il 15% pensa sia di poco conto. La percentuale sale invece al 35% nel caso della colf o della baby sitter pagata in nero.

Riguardo al tema del contante, nello specifico, gli italiani sono spaccati secondo questi sondaggi elettorali. Per il 41% è meglio alzare il limite, a 10mila euro per il 10% e a 5mila per il 19%, o toglierlo, come vorrebbe il 12%, mentre il 44% pensa sia da tenere. Per il 23% dovrebbe rimanere a 2mila come ora, ma il 21% ritiene sia giusto ridurlo a 1000.

Sono gli elettori di centrodestra i più favorevoli a un innalzamento o a un’abolizione dei limiti. La pensa così il 68% di essi, contro appena il 6% di quelli del Pd.

Il 65%, comunque pensa che tale limite sia molto o abbastanza utile per ridurre l’evasione fiscale. Per il 57% serve a limitare l’attività della criminalità organizzata.

Allo stesso tempo però il 51% pensa che crei problemi anche alle transazioni degli onesti.

Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 2 e il 4 novembre con metodo Cawi su 800 soggetti, mentre quelli riguardanti le intenzioni di voto sono stati fatti tra il 2 e il 7 su 1.200 e con metodo Cati-Cami-Cati.

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