Sondaggi politici Swg, per gli italiani Russia e Cina sono i pericoli maggiori per la pace
Solo il 6% pensa che in futuro ci potranno essere meno guerre
Gli italiani non sono ottimisti sul futuro. Lo si nota da molti sondaggi politici che vengono svolti, e l’ultimo di Swg sul tema della guerra e della pace non fa eccezione.
Per la maggioranza i conflitti non diminuiranno nei prossimi 20 anni. Solo il 6% è ottimista, e se per il 41% ve ne saranno nella stessa misura di oggi, per il 33% le guerra addirittura aumenteranno.
Il 20%, infine, non ha idea di quel che accadrà.
Probabilmente è anche per questa idea del prossimo futuro che il 62% pensa che non si debba aumentare la spesa per gli armamenti, per non alimentare altri conflitti.
Solo il 17% pensa che va accresciuta per proteggere meglio l’Europa e scoraggiare eventuali aggressori. Anche in questo caso non sono pochi quelli che non si esprimono, il 21%
Sondaggi politici Swg, sul banco degli imputati come responsabili delle guerre i grandi poteri economici
Ma chi causa le guerre? Secondo gli italiani interpellati dai sondaggi politici di Swg ad avere le maggiori colpe sono i grandi poteri economici e le lobby, additate dal 40% degli intervistati.
E poi la sete di potere di alcuni leader politici locali, per il 33%. Segue la mentalità antidemocratica di autocrazie come Russia e Cina, con il 30% e la volontà egemonica degli Usa per il 29%.
Trafficanti di droga e armi e leader religiosi vengono messi sul banco degli imputati da meno persone.
Se però la domanda riguarda direttamente dei Paesi, allora a venire percepita come una minaccia per la pace nel mondo è soprattutto la Russia. Per il 56% lo è molto, per il 31% abbastanza. L’87%, insomma, pensa che il Cremlino fomenti le guerre. Segue con il 78% la Cina, ma a breve distanza, con il 75%, vi sono anche gli Usa, che sono considerati più pericolosi dell’Iran (73%).
Per il 56%, poi, anche Israele è molto o abbastanza una minaccia per la pace, mentre solo il 32% considera tale l’India e il 20% la Ue.
Questi sondaggi politici sono stati realizzati tra il 2 e il 4 novembre con metodo Cawi su un campione di 800 soggetti
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