Concorsi Pubblici Ministero Giustizia: oltre 100 posti. Scadenza a novembre 2022
Continuano i procedimenti di assunzione nei Ministeri. Dopo il bando pubblicato dal Ministero della Cultura, che prevede l’assunzione di 518 persone, tocca al Ministero della Giustizia. Il bando è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (QUI il link al documento completo, con il bando integrale visionabile da pagina 22) Per questo dicastero si prevede l’assunzione di 104 funzionari della professionalità giuridico-pedagogica, III area, a tempo indeterminato.
La domanda va presentata entro e non oltre il 24 novembre 2022.
QUI, TUTTE LE ULTIME SUI CONCORSI PUBBLICI IN ITALIA
Come presentare la domanda per il concorso pubblico del Ministero della Giustizia
La domanda di partecipazione al concorso deve essere redatta ed inviata esclusivamente con modalità telematiche, compilando l’apposito modulo (FORM) entro il termine perentorio di trenta giorni decorrenti
dal giorno successivo a quello della pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Per accedere al (FORM) di domanda il candidato dovrà utilizzare esclusivamente il Sistema pubblico di identità digitale (SPID). Il modulo della domanda (FORM) e le modalità operative di compilazione
ed invio telematico sono disponibili dal giorno della suddetta pubblicazione sul sito ufficiale del Ministero della giustizia, www.giustizia.it
Al termine della compilazione della domanda il sistema restituirà, oltre al PDF della domanda, una ricevuta di invio, completa del numero identificativo, data e ora di presentazione che il candidato dovrà salvare, stampare, conservare ed esibire il giorno della prova d’esame quale titolo per la partecipazione alla stessa. In caso di più invii della domanda di partecipazione, verrà presa in considerazione la domanda
inviata per ultima, intendendosi le precedenti integralmente e definitivamente revocate e private d’effetto.
Concorsi Pubblici Ministero Giustizia: i requisiti
Per la partecipazione al concorso i candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana. Sono ammessi, inoltre, tutte le categorie di stranieri indicate all’art. 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, commi 1 e 3 -bis , e i familiari di cittadini dell’Unione (o italiani) ai sensi dell’art. 24 della direttiva 2004/38;
b) godimento dei diritti civili e politici;
c) diploma di laurea (DL) in: scienze dell’educazione e della formazione, giurisprudenza, psicologia, sociologia; laurea (L): L-19 – Scienze dell’educazione e della formazione, L-14 – Scienze dei servizi giuridici, L-24 Scienze e tecniche psicologiche; L-40 Sociologia; laurea magistrale (LM): LM-50 – Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi, LM-57 – Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, LM-85 – Scienze pedagogiche, LM-93 – Teorie e metodologie dell’ e-learning e della media education , LMG/01 – Giurisprudenza, LM-51 – Psicologia, LM-88 – Sociologia e ricerca sociale; laurea specialistica (LS): 56/S – Programmazione e gestione dei servizi
educativi e formativi, 65/S – Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, 87/S – Scienze pedagogiche, 22/S – Giurisprudenza, 102/S – Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica, 58/S – Psicologia, 89/S – Sociologia, 49/S – Metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali; ovvero titoli equiparati ed equipollenti secondo la normativa vigente.
d) idoneità fisica allo svolgimento delle mansioni di Funzionario della professionalità giuridico-pedagogica.
e) qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
Concorsi Pubblici Giustizia, le prove: una scritta, una orale
La prova scritta consisterà in una serie di domande a risposta multipla sull’ordinamento penitenziario (con particolare riferimento all’organizzazione degli istituti e servizi dell’Amministrazione penitenziaria) e sulla pedagogia (con riferimento agli interventi relativi all’osservazione e al trattamento dei detenuti e degli internati).
La prova orale verterà sulle materie della prova scritta oltre che su elementi di diritto costituzionale e amministrativo (con particolare riferimento al rapporto di pubblico impiego); elementi di psicologia e sociologia del disadattamento; elementi di criminologia; elementi di scienza dell’organizzazione.