Sondaggi SWG: la percezione del tempo (sprecato) per gli italiani
In uno degli ultimi sondaggi di SWG Research, si sono poste alcune domande interessanti riguardanti la percezione del tempo e della sua gestione. Vediamo i risultati.
Sondaggi SWG: tempo gestito bene per più della metà della persone, ma differenza generazionale
Stando al sondaggio di SWG, la maggior parte degli italiani – il 57% del campione – sente di gestire bene la maggior parte del suo tempo. Nel complesso, però, solo il 14% crede di gestirlo davvero al meglio. Il restante 43% pensa che, pur gestendolo bene, potrebbe fare meglio. Dall’altra parte, c’è solo un 9% che assicura di sprecare un sacco di tempo in cose inutili che eviterebbe volentieri. Circa un terzo dei rispondenti (34%) afferma che in una giornata normale, sente di sprecare parte del tempo che ha a disposizione. C’è però da rimarcare un dato estremamente rilevante: se si va ad analizzare il risultato per fasce d’età, si evince che 6 persone su 10 della generazione Z (quella delle persone nate dal 1997 in poi) sentono di sprecare il proprio tempo. Per la silent generation, invece, che è quella delle persone più anziane nate tra il 1929 e il 1945, questa percezione si estende a una persona su due (51%).
In questi sondaggi di SWG sulla percezione e gestione del tempo, l’istituto demoscopico sottopone alcune affermazioni a cui si chiede di rispondere se si è d’accordo o meno. Qui, i dati più interessanti derivano probabilmente, ancora una volta, dalle risposte “generazionali”. Per il 62% della silent generation, il tempo sprecato è quello usato per cose che non ci rendono felici. Una constatazione che, probabilmente, deriva dall’esperienza e dalla coscienza di avere sempre meno tempo a disposizione.
Discorso diverso per la generazione Z, che sembra completamente assorbita dalla produttività e dalla necessità di fare. Il 52% dei ragazzi della generazione Z sostiene che se la giornata non è piena di cose da fare, si ha la sensazione di sprecare il proprio tempo: un +11% rispetto al valore del campione nella sua totalità. Addirittura, la sensazione di sprecare il proprio genera ansia al 72% della fascia più giovane (a fronte del 49% del dato aggregato).
Sondaggi SWG: le commissioni burocratiche e le faccende domestiche sono le principali perdite di tempo
Stando all’ultima diapositiva, si propone una batteria di attività di cui si vorrebbe volentieri fare a meno, potendo delegare. Si nota che, per distacco, ci sono tre cose che primeggiano sulle altre: fare commissioni burocratiche (risposta selezionata dal 44% del campione e in assoluto la più rilevante per le donne, al 47%) come andare in banca, alle poste, pagare le bollette ecc.; segue, in seconda posizione, la specifica di lavare o stirare i panni (40% del campione, e risposta modale per gli uomini, che la selezionano per il 44%). Infine, fare pulizie di casa o riordinare, che chiude il podio delle “cose evitabili” con 36 punti percentuale. Qui, non c’è praticamente differenza tra il dato maschile (37%) e quello femminile (36%).
Tra le cose che pesano di meno agli italiani o che per lo meno non vengono viste come uno spreco di tempo ci sono il fare shopping (10%), prendersi cura degli animali (8%) e fare la spesa (7%).
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Nota metodologica: Data di esecuzione 2-4 novembre 2022. Metodo di rilevazione CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.