Sondaggi elettorali Swg, il centrodestra cresce ancora, il Pd sprofonda al 15,4%

Pubblicato il 6 Dicembre 2022 alle 16:18 Autore: Gianni Balduzzi
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Scende la fiducia nel governo, ora è al 44% come quella in Meloni

Il Pd sta pagando caro la lentezza nel rinnovamento della leadership. L’aver rimandato al prossimo febbraio, 5 mesi dopo la sconfitta elettorale di settembre, il voto per la scelta del nuovo segretario è probabilmente tra le cause delle pessime performance nei sondaggi elettorali.

Come quelli di Swg di questa settimana, che evidenziano come la formazione di Letta continui a perdere consenso, scendendo a livelli di fatto mai toccati in precedenza. Ora è al 15,4%, dopo aver lasciato sul terreno altri 4 decimali in sette giorni.

Il 15,4% è esattamente la metà del 30,8% che invece ha raggiunto Fratelli d’Italia, che cresce ancora, guadagnando mezzo punto. A farle compagnia anche la Lega, che aumenta passando dal 7,8% all’8,1%.

Non ha fine, al contrario, la crisi di Forza Italia, che perde il 0,4% arrivando al 6,1%, due punti in meno rispetto al 25 settembre.

All’opposizione termina la fase di espansione per il Movimento 5 Stelle, che, viste le condizioni del Pd, rimane secondo partito, ma scende di tre decimali andando al 16,6%

Si rafforza poi Azione/Italia Viva, che raggranella uno 0,1% ed è ora al 6,1%.

Lo scandalo legato a Soumahoro forse è alla base della perdita di tra decimali che soffre Sinistra Italiana/Verdi, che comunque rimane al 4%, al di sopra del risultato di settembre.

Come al di sopra è anche +Europa, che raggiunge il 3% avanzando del 0,2%.

Tra i partiti minori non rappresentati in Parlamento Italexit è stabile al 2,2%, mentre Unione Popolare va dall’1,6% all’1,7%, e le liste sotto l’1% crescono del 2%, raggiungendo complessivamente il 3,9%

Ferma al 36% la percentuale di quanti non si esprimono.

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Sondaggi elettorali Swg, per il 44% la soglia dei 60 euro per il Pos è una vittoria degli evasori

Come altre volte una domanda di questi sondaggi elettorali riguarda il livello di fiducia verso l’esecutivo. Si nota un andamento divergente da quello per il governo e per la figura del Presidente del Consiglio.

La percentuale di quanti pensano che il governo sia molto o abbastanza efficace è calata dal 50% al 44% tra il 28 ottobre e il 2 dicembre, mentre nello stesso periodo il gradimento verso Giorgia Meloni è rimasto stabile. Ora è anch’esso al 44%

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Un altro argomento caldo è il possibile limite dei 60 euro al di sotto del quale l’accettazione dei pagamenti con la carta non sarebbero più obbligatori come ora.

In base ai sondaggi elettorali di Swg per il 44% degli italiani questa riforma sarebbe una vittoria per gli evasori, mentre solo per il 14% rappresenterebbe una loro sconfitta. Per il 42%, però, non sarebbe né una vittoria né una sconfitta.

Ancora maggiore, del 48%, la percentuale di quanti pensano sia una vittoria per i commercianti, mentre per il 46% è una debacle per i consumatori.

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Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati, nel caso delle intenzioni di voto su 1.200 soggetti tra il 30 novembre e i 5 dicembre con metodo Cati-Cami-Cawi, mentre su 800 tra il 30 novembre e il 2 dicembre nel caso delle domande sulla fiducia e sul limite all’uso del Pos

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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