Limiti Pos, Superbonus, 18App: ultime sulla Legge di Bilancio 2023
Continua il lavoro di limatura della manovra per il prossimo anno. Limiti Pos, Superbonus, 18App: sono solo alcuni dei temi su cui il Governo Meloni sta progettando dei cambiamenti in extremis. Uno sguardo veloce agli ultimi ritocchi alla Legge di Bilancio 2023.
Limiti Pos, Superbonus, 18App: ultime sulla Legge di Bilancio 2023
Limiti Pos, Superbonus, 18App: continua il lavoro di limatura della Legge di Bilancio 2023. Governo Meloni al lavoro per tutto il weekend sul testo che lunedì comincerà a essere esaminato dalla Commissione Bilancio della Camera. Tra i nodi da sciogliere, appunto, la soglia sotto la quale non scattano le sanzioni per gli esercenti che non consentono di pagare con moneta elettronica: il limite previsto di 60 euro dovrebbe scendere fino a 30 euro. Nel frattempo, sembra ormai confermato il tetto di 5mila euro per i pagamenti in contanti.
Due novità in arrivo poi per quanto riguarda il Superbonus 110%. Innanzitutto, verrà prorogata fino al 31 dicembre la scadenza – in prima battuta fissata al 25 novembre – per la presentazione della Cilas (la Comunicazione di inizio lavori). Inoltre, l’esecutivo ragiona sul modo di sbloccare gli oltre 5 miliardi di crediti che non possono essere utilizzati in compensazione e attualmente bloccati: allo studio la possibilità di riscattare il 10% dello sconto attraverso l’F24. Resta ancora da capire, invece, come si intendono gestire i crediti “sequestrati”: la normativa dovrebbe essere cambiata escludendo effetti negativi a chi li ha acquistati “in buona fede” (penalizzando solo chi li ha utilizzati in modo irregolare). Altro tema caldo quello che riguarda 18App: il Bonus Cultura da 500 euro introdotto ai tempi del Governo Renzi dovrebbe essere riformato restringendo la platea dei beneficiari in base al valore Isee.
Quanti emendamenti sono stati dichiarati ammissibili?
Occhi puntati quindi su limiti pos, Superbonus e 18App, nel frattempo, è terminata la prima fase della “battaglia degli emendamenti”. Circa mille degli oltre 3mila presentati sono stati dichiarati inammissibili dalla Commissione Bilancio della Camera. Tra le misure che non compariranno in Legge di Bilancio 2023, dunque, l’innalzamento dell’età pensionabile a 72 anni per i medici, così come la cosiddetta “tassa sui marmi” – che avrebbe dovuto favorire l’economia di alcuni comuni come Massa e Carrara – o l’istituzione della figura del “Garante Nazionale dei diritti degli animali” e l’introduzione del diritto al permesso retribuito pari a due giorni lavorativi per grave malattia del proprio animale d’affezione convivente.
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