Sondaggi elettorali Swg, la Lega recupera e cresce al di sopra del dato di settembre
Non ha fine il crollo del Pd, ora è al 14,7%
Questa settimana i sondaggi elettorali di Swg presentano tra le evidenze di maggiore importanza una novità e una conferma. Partiamo dalla seconda: si tratta dell’ennesimo calo del Pd, che perde un altro 0,4%, e tocca un nuovo record negativo, il 14,7%.
Almeno fino alla scelta del nuovo segretario probabilmente il panorama non cambierà. Non sembrano approfittarne, peraltro, gli alleati, visto che Verdi e Sinistra scendono di un decimale al 4% e +Europa sale della stessa percentuale e si piazza al 2,8%.
È chiaro come una parte importante dei voti in uscita continui ad andare al Movimento 5 Stelle, che sale di tre decimali portandosi al 17,4%.
La novità invece riguarda la Lega, che era data in crisi dopo il risultato deludente del 25 settembre. Ebbene, oggi, passando in una sola settimana dall’8,5% al 9%, supera quel dato e sembra smentire le profezie di sventura.
Sale in un momento in cui, invece, Fratelli d’Italia ferma la propria ascesa e perde due decimali scendendo al 30,6%.
Recupera qualcosa anche Forza Italia, che sale al 6,1%, ma nel suo caso sussiste ancora un gap di due punti con il risultato delle politiche.
Tra le altre forze è da segnalare il 7,8% di Azione/Italia Viva, che conferma al decimale il dato del 25 settembre, e che questa settimana perde lo 0,2%
Tra le formazioni minori sono in espansione Italexit, che va al 2,2%, e Unione Popolare, ora all’1,8%.
I partiti sotto l’1%, invece, hanno un importante calo, del 0,4%, e sono al 3,6%. Stabile al 36% l’astensione
Sondaggi elettorali Swg, per gli italiani il Qatargate è il sintomo di un sistema molto corrotto
All’interno di questi sondaggi elettorali non poteva mancare una domanda sul Qatargate. E le risposte sono molto chiare.
La maggioranza assoluta degli intervistati, il 58%, ritiene che lo scandalo sia la punta dell’iceberg di un sistema altamente corrotto. La pensa così in particolare l’elettorato di Fratelli d’Italia (64%) e del Movimento 5 Stelle (73%).
Solo per il 28% il sistema, nonostante il rischio di una diffusione della corruzione, è abbastanza sano. Questa percentuale sale al 55% nel caso del Pd, partito cui appartiene l’indagato Panzeri.
Quasi nessuno, ovvero solo il 3%, pensa che si tratti di un caso isolato.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati con metodo Cati-Cami-Cawi tra il 14 e il 19 dicembre su 1.200 soggetti
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