Natale 2022, secondo Swg cattolici e non credenti lo vivono in modo molto diverso
Non per tutti il Natale è una festa, lo sappiamo. Per tanti è più che altro una scocciatura, per altri può essere un momento di tristezza, in cui si ricordano momenti migliori, qualcuno che è mancato, per esempio. Altri sentono il peso degli impegni frenetici, le cene, i pranzi con i parenti, l’acquisto dei regali.
Swg in occasione del Natale 2022 ha voluto chiedere agli italiani con quale spirito lo stanno vivendo quest’anno.
Il sentimento più popolare, che coinvolge il 47% degli intervistati, è la speranza. Ma qui sono evidenti grandi differenze tra cattolici praticanti e non credenti. La speranza, infatti, è nominata dal 58% dei primi, e solo dal 29% dei secondi.
Chi non crede, invece, cita più di frequente la malinconia, nominata dal 42% di essi. Nel complesso questo sentimento è al secondo posto on il 34%, davanti alla gioia, 31%.
Fiducia e gratitudine, 19% e 18%, sono anch’esse più appannaggio dei cattolici che le menzionano con frequenza doppia dei non credenti.
Questi sembrano più annoiati dal Natale. Ben il 27% sceglie infatti la noia tra le emozioni di questa festività.
Anche nel Natale del 2022, però, rimane Babbo Natale il protagonista. È il personaggio che per il 38% degli italiani rappresenta meglio la ricorrenza. Si tratta di una percentuale che sale al 42% tra i cattolici. Il 54% di questi cita anche il presepe, che invece è nominato dolo dal 4% dei non credenti.
Seguono i bambini sotto l’albero, intenti a scartare i regali.
Per chi non crede, invece, oltra a Babbo Natale hanno un ruolo importante il Grinch e Mr Scrooge, personaggi non certo positivi.
Nel Natale 2022 a tavola non si deve parlare di soldi
Cosa non piace degli impegni natalizi? No, in realtà non sono i pranzi e le cene con i parenti o con gli amici. A questi momenti sono legati sentimenti positivi, la gioia per il 39%, il divertimento per il 29%, almeno per quanto riguarda gli amici, mentre per il 28% in media sono un’occasione per stare insieme.
A essere vissuti come obblighi di cui si farebbe a meno o addirittura come un incubo sono più i pranzi e le cene aziendali e le feste nelle scuole dei figli. Beninteso, anche in questi casi i sentimenti positivi prevalgono, in particolare il divertimento, però qui l’idea che siano solo obblighi raggiunge rispettivamente il 27% e il 23% delle persone, rispettivamente.
Per il 17%, poi le feste nelle scuole sono proprio un incubo.
E quando ci si ritrova di cosa si può parlare e cosa è da evitare? Anche nel Natale del 2022 i soldi per la maggioranza, il 54%, sono un tabù.
Per il 52% non si dovrebbe menzionare neanche la situazione sentimentale personale, mentre riguardo alla politica vi è una lieve maggioranza di persone che affronta l’argomento con piacere.
Certamente, però, gli argomenti più accettati sono il cibo che si sta assaggiando, più che accettabile per l’88%, i racconti di famiglia, con l’87%, e la cronaca, con l’80%.
Questi sondaggi sono stati realizzati tra il 14 e il 16 dicembre con metodo Cawi su 800 soggetti