Il Grande Lebowski: trama, cast e curiosità del film
Il Grande Lebowski è un film comico del 1998 diretto da Joel Coen e scritto da Joel e Ethan Coen. Si tratta di uno dei film più acclamati dei due fratelli. Il film csegue la vita del protagonista Jeffrey “Drugo” (in inglese, “The Dude”) Lebowski, un hippie di Los Angeles con poche aspirazioni nella vita. La storia segue le avventure proprio dello stesso Lebowski, la cui vita viene sconvolta quando una notte viene aggredito a casa sua da due russi che credevano che fosse qualcun altro, Jeffrey Lebowski. Un errore legato a un caso di omonimia ma che scatena una serie di eventi totalmente imprevedibili. Proprio “l’altro Lebowski” ha una figlia di nome Maude, che è una artista eclettica e chiede a Drugo di recuperare una somma di denaro che è stata rubata. “Drugo” Lebowski coinvolge i suoi amici Walter Sobchak e Donny Kerabatsos nel tentativo di recuperare la somma, portando ad esiti tanto esilaranti come drammatici.
Il cast vede la presenza stellare di Jeff Bridges, che incarna Jeffrey “The Dude” Lebowski. John Goodman è il suo amico Walter Sobchak, altro personaggio entrato nell’iconografia cinematografica per via del suo modo di essere violento e della sua scorrettezza. Steve Buscemi – già noto al grande, in quegli anni, per la meravigliosa partecipazione ne “Le Iene” di Quentin Tarantino – è Donny Kerabatsos. Julianne Moore interpreta Maude Lebowski, ovvero la bella figlia dell’altro Lebowski. Philip Seymour Hoffman è Brandt, David Huddleston è Jeffrey Lebowski, John Turturro è l’indicamentibile Jesus Quintana. Un nome che fece scalpore, al tempo, fu quello di Tara Reid nei panni di Bunny Lebowski. Tara Reid è, infatti, conosciuta per i suoi innumerevoli ruoli in film per adulti. Completano il cast Peter Stormare (compagno di Maude), e Ben Gazzara (Jackie Treehorn).
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La mistica de Il Grande Lebowski e il contributo nella cultura pop
Il Grande Lebowski è considerato uno dei più grandi cult film della storia, con un seguito di fan devoti noti come “Achievers”. Il film ha anche ispirato una religione conosciuta come “Dudeismo”, che segue i principi della vita del Drugo. Il film è stato nominato a due premi Oscar, uno per la migliore sceneggiatura originale e l’altro per la colonna sonora di Carter Burwell. Il film è stato anche un successo commerciale, guadagnando oltre 50 milioni di dollari in tutto il mondo. Tuttoggi, sono in milioni le persone che, sapendolo o meno, continuano a citare il film, attraverso le frasi di “Drugo voleva solo il suo tappeto” o “stai per entrare in una valle di lacrime“. I fratelli Coen, come sempre, lasciano il segno.