Forza Italia perde mezzo punto, stabile al 31,3% Fratelli d’Italia
Questa settimana segna un prevedibile punto di svolta nelle intenzioni di voto degli italiani. Secondo i sondaggi elettorali di Swg, che del resto sono tra i più generosi con il partito di maggioranza relativa, la coalizione al governo, il centrodestra, subisce una battuta d’arresto.
Che sia colpa della fine dello sconto delle accise? È probabile, oppure vi è semplicemente un assestamento dopo la luna di miele che come sempre accade ha visto aumentare le preferenze per i vincitori delle elezioni.
In realtà Fratelli d’Italia è stabile, ferma a un ottimo 31,3%, me sono Lega e Forza Italia che scendono. La prima di due decimali all’8,3%, la seconda di mezzo punto al 6,4%.
Giù, del 0,1%, anche Noi Moderati, che ora è all’1%.
Parallelamente si blocca anche la crescita del Movimento 5 Stelle, che in questi mesi aveva vissuto un momento favorevole, attirando voti di sinistra. Questa settimana perde un decimale ed è al 17,6%.
Si tratta sempre di un 3,4% in più rispetto al Pd, che pur recuperando uno 0,2% è sempre a uno dei livelli più bassi mai raggiunti, con il suo 14,2%.
Dietro riguadagna terreno Azione/Italia Viva, che crescendo del 0,3% torna allo stesso 7,8% agguantato alle elezioni del 25 settembre.
Tra le forze più piccole vi è completa stabilità per +Europa e Sinistra Italiana/Verdi, rispettivamente al 3% e al 3,7%.
In leggero aumento Per l’Italia con Paragone (ex Italexit), che arriva al 2,3%, e Unione Popolare, che sale di due decimali all’1,8%.
Le liste sotto l’1% sono, infine, al 2,6%, mentre gli astenuti al 38%.
Sondaggi elettorali Swg, favorevoli e contrari alle armi all’Ucraina sono quasi pari
Swg nei propri sondaggi elettorali ha voluto anche riproporre un quesito già fatto diverse volte, quello sull’invio di armi all’Ucraina. Si tratta in realtà di una domanda rivolta tra fine novembre e primi di dicembre a diversi popoli europei, e l’esito appare differente da quelli del passato.
Tra gli italiani i contrari continuano a superare i favorevoli ma solo dell’1%, 46% a 45%. Prima il gap era stato maggiore.
Sono i greci e gli austriaci i più contrari ad aiutare militarmente gli ucraini. Tra i secondi sono per il no ben l’80%, viceversa gli olandesi sono coloro che sono maggiormente a favore, e tra portoghesi, francesi, polacchi e spagnoli il sì supera il 60%.
Le percentuali cambiano se la domanda riguarda l’accettazione di un accordo di pace che contempli anche la cessione di territorio da parte dell’Ucraina. In media il 48% degli intervistati dei 9 Paesi esaminati risponde di sì. In Italia tale cifra sale al 50%, in Germania e Austria rispettivamente al 60% e al 64%. Tra i più contrari a un compromesso del genere gli olandesi e i polacchi. Qui dice di no il 48% e il 42% degli intervistati.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati con metodo Cati e Cawi tra il 28 novembre e il 12 dicembre su 1000 soggetti nel caso delle domande internazionali, e tra l’11 e il 16 gennaio con metodologia Cati-Cami-Cawi su 1.200 in quello delle intenzioni di voto
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