Sondaggi elettorali Swg, in discesa Fratelli d’Italia, la Lega guadagna mezzo punto

Pubblicato il 31 Gennaio 2023 alle 16:20 Autore: Gianni Balduzzi
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Cresce anche il Movimento 5 Stelle, ora al 17,8%

La luna di miele del centrodestra con gli italiani è finita per ragioni fisiologiche di tempo ma questo non vuol dire che vi sia un impatto sulle intenzioni di voto della coalizione al governo. Piuttosto, significa che il partito più grande, Fratelli d’Italia, dopo anni di crescita impetuosa, ha fermato la propria cavalcata.

Questa settimana secondo i sondaggi elettorali di Swg rimane sopra il 30% ma perde uno 0,4%, scivolando al 30,4%. In compenso, però, appunto, gli alleati guadagnano terreno. In particolare la Lega, che cresce di mezzo punto, raggiungendo il 9%, quasi la stessa percentuale ottenuta il 25 settembre. Forza Italia, invece, passa dal 6,6% al 6,8%, che è pur sempre, però, l’1,3% in meno che alle elezioni politiche.

Tornando all’opposizione il PD prova a rimbalzare, sollevandosi rispetto al minimo del 14% raggiunto le scorse settimana, ma non va oltre un sempre misero 14,2%. Parallelamente il Movimento 5 Stelle si consolida come secondo partito, guadagnando lo 0,4% e portandosi al 17,8%.

Fermo all’8,2%, invece, Azione/Italia Viva.

Tra le forze più piccole Verdi e Sinistra vedono un arretramento, scendendo dal 3,8% al 3,6%, mentre gli alleati di +Europa rimangono sopra il 3%, al 3,1%.

Degno di nota è il raggiungimento del 2% da parte di Unione Popolare, che aumenta del 0,2%, e pareggia per la prima volta con Per l’Italia di Paragone.

In crollo le liste inferiori all’1%: vanno dal 3,5% al 2,8%

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Sondaggi elettorali Swg, per gli italiani le intercettazioni non andrebbero pubblicate solo quando non riguardano reati

Alcune delle altre domande di questi sondaggi elettorali riguardano un tema caldo del momento, le intercettazioni.

Da un certo punto di vista gli italiani sono divisi. Per il 31% andrebbero estese a tutti i reati, mentre per il 27% dovrebbero essere riservate solo alle indagini su mafia e criminalità organizzata. In mezzo vi è il 28% che crede che le cose vadano bene così.

Solo il 2% è per abolirle per tutti.

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Vi è una netta maggioranza, invece, riguardo al tema della pubblicazione delle intercettazioni sui media. Il 54% pensa che andrebbero vietate, ma solo se riguardano fatti privati non legati al presunto reato commesso.

Se poi il 23% ritiene che su social o giornali non dovrebbero mai trovare spazio, il 12% è per la libertà assoluta: per costoro si dovrebbero poter pubblicare sempre.

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Questi sondaggi elettorali di Swg sono stati realizzati tra il 25 e il 27 gennaio con metodo Cawi su 800 soggetti, e tra il 25 e il 30 gennaio su 1.200 con metodo Cati-Cami-Cawi se consideriamo solo le intenzioni di voto

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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