Noipa, sabato 4 febbraio portale non accessibile. I dettagli
Nella giornata di sabato 4 febbraio il portale di NoiPa sarà indisponibile dalle 9:00 del mattino per procedere con degli interventi tecnici necessari al fine di migliorare la fruibilità dei cedolini e certificazioni uniche (CU) pubblicate nell’area privata degli amministrati. L’interruzione del servizio dovrebbe protrarsi fino a metà pomeriggio, stimando un ritorno alla normalità a partire dalle 17:00. Si tratta, in ogni caso, di un orario indicativo.
Noipa cedolino febbraio 2023, pagamenti nell’ultima settimana del mese
Ricordiamo inoltre le date di pagamento della rata ordinaria e dell’emissione speciale Noipa per i supplenti e contratti brevi.
- da giovedì 23 febbraio è previsto il pagamento della rata ordinaria dei comparti Sicurezza e Difesa, Funzioni Centrali, Funzioni Locali, Ricerca e Istruzione;
- da venerdì 24 febbraio è previsto il pagamento della rata ordinaria del comparto Sanità;
- da lunedì 27 febbraio è previsto il pagamento delle rate per il personale Supplente Breve e Saltuario della scuola e personale VVF che sono rientrate nell’emissione speciale della metà del mese.
Per febbraio è prevista una busta paga più leggera del solito, e questo non tanto per la minor durata del mese, quanto per una serie di voci che portano, tendenzialmente, a un conguaglio a debito nei confronti della Pubblica Amministrazione. Si stima che il “taglio” sul netto per questo mese ammonti tra i 200 e i 500 euro. Come spiega il funzionario Duilio Mazzotti sul principale gruppo dedicato a NoiPa, il conguaglio negativo è legato a molteplici fattori.
Perché sarà busta paga più leggera
La riduzione sarà legata a vari fattori. In primis, una riduzione di 200 euro legata al recupero Bonus 100 euro mensili per trattamento integrativo erogato fino a febbraio 2022. Da marzo le aliquote sono diminuite ma la rimodulazione delle aliquote non compensa la perdita dei 100 euro per cui i redditi da 15 mila a 28 mila saranno i più penalizzati.
– conguaglio fiscale: è plausibile un debito? Si, non dovuto però all’erogazione degli arretrati dei contratti che incidono in misura minima, ma un conguaglio a debito è comunque plausibile anche se non quantificabile a livello statistico.
– conguaglio contributivo: si tratta del pagamento delle ritenute previdenziali sulla maggiorazione dello stipendio base del 18%. Questo conguaglio porta circa a 250 euro di debito soprattutto per gli insegnanti di ruolo (mai per i precari che, pagando mensilmente non se ne accorgono nel corso dell’anno). Questo importo viene abbattuto per chi ha percepito accessori dalla scuola in quanto vengono scalati i contributi previdenziali e pure chi ha fatto ore eccedenti l’orario di cattedra. Le ore eccedenti alternative alla religione cattolica, però, sono in “quota A” e quindi assoggettate a contributo pensionistico. I contributi pagati per la pensione renderanno alla fine della carriera un 5% annuo maggiorato dell’incremento del montante pensionistico in base al PIL.