Riforma Fiscale: in arrivo entro marzo? Il piano del Governo Meloni
Riforma Fiscale: l’annuncio da parte del Governo Meloni, in arrivo un intervento strutturale sul Fisco. Un testo di indirizzo potrebbe arrivare già entro metà marzo 2023: si affronteranno tutti i principali temi del sistema di tassazione si promette dall’esecutivo, la parametrazione delle imposte ma anche accertamento, riscossione e contenzioso. Uno sguardo veloce su quello che si sa al momento.
Riforma Fiscale: un testo di indirizzo entro marzo 2023
Riforma fiscale: arriva l’annuncio da parte del Governo Meloni, l’esecutivo passa al capitolo intervento strutturale sul Fisco. “Visto che abbiamo completato il ciclo della Legge di Bilancio adesso dobbiamo soffermarci sulla riforma fiscale che intendiamo portare in Consiglio dei Ministri entro la prima quindicina di marzo” ha riferito il viceministro dell’Economia Maurizio Leo. In cantiere “una riforma strutturale dove interveniamo sia sulle imposte, sia sugli aspetti che riguardano l’accertamento, la riscossione e il contenzioso”.
Che cosa potrebbe essere previsto?
Dopo la definizione di un testo di indirizzo in Cdm, che dovrebbe avvenire entro marzo, la riforma fiscale chiaramente dovrà affrontare l’esame di Commissioni competenti e infine del Parlamento. Ciò per dire come sia ancora presto per fornire informazioni precise sul contenuto della misura. D’altra parte, in più interventi, lo stesso Leo ha dettato le linee guida che il Governo intende seguire nella modifica del sistema di tassazione.
Innanzitutto, percorrendo il sentiero già impostato dalla Legge di Bilancio 2023, continuerà a essere proposto il meccanismo delle tregue fiscali, poi, a seconda dell’entità delle risorse che l’esecutivo sceglierà di mobilitare, potrà essere condotta una più o meno profonda revisione del carico fiscale. In pratica, cancellazione dei tributi minori, Irpef e Ires più leggere, riassetto complessivo del sistema di parametrazione delle imposte tramite la razionalizzazione della base imponibile (dovrebbero comparire la riduzione delle aliquote da 4 a 3 e qualche misura di incentivazione per il reinvestimento dei redditi in capitale e lavoro). Questo il primo passo, dopodiché eliminazione totale dell’Irap e attuazione di una moratoria estiva con stop ai versamenti per il mese di agosto.
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