Novità Superbonus: stop cessione e sconto in fattura. Cosa cambia
Novità Superbonus 110%: il Governo Meloni ha scelto di cambiare le regole sulla cessione dei crediti e lo sconto in fattura. L’incentivo destinato alla riqualificazione energetica degli edifici accusato di aver generato frodi per miliardi di euro oltre che di essere troppo oneroso per le casse dello Stato.
Novità Superbonus: stop a cessione dei crediti e sconto in fattura
Novità Superbonus 110%: il Governo Meloni ha emanato un Decreto legge che blocca la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per diversi incentivi fiscali tra cui spicca, appunto, quello destinato alla riqualificazione energetica degli edifici. L’esecutivo ha giudicato il Superbonus non più sostenibile per le casse dello Stato: di fatto, nonostante le limitazioni fissate prima dal Governo Draghi (che aveva bloccato le cessioni “illimitate”: che sono state utilizzate in alcuni casi per frodare il Fisco) e poi dallo stesso Governo Meloni nella Legge di Bilancio per l’anno in corso, permetteva ai contribuenti di effettuare profondi interventi di efficientamento energetico in modo gratuito.
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Cosa cambia dopo il Decreto?
Novità Superbonus 110%: nel dettaglio, cosa cambia con l’ultimo Decreto legge emanato dal Governo Meloni? L’incentivo poteva essere riscosso in diversi modi: innanzitutto, attraverso la cessione del credito di imposta a soggetti terzi, in pratica, trasferendo la detrazione fiscale maturata a banche, finanziarie, altre imprese, professionisti e così via. In secondo luogo, tramite uno sconto diretto in fattura applicato da chi svolgeva i lavori (che poi recuperavano la spesa sotto forma di detrazione fiscale). Infine, il Superbonus poteva essere riscosso – ma solo dai proprietari degli immobili oggetto dei lavori di riqualificazione – attraverso la dichiarazione dei redditi.
Ecco l’esecutivo ha scelto di mantenere soltanto quest’ultima modalità di riscossione: la modifica non riguarda soltanto il Superbonus ma anche altri incentivi come ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus facciate, sismabonus, bonus per la rimozione delle barriere architettoniche. Tradotto: i bonus rimangono ma soltanto per coloro che possono pagare direttamente i lavori e che comunque pagano una quota di tasse abbastanza ampia da poter compensare il credito di imposta maturato (la cosiddetta capienza fiscale). Questa modifica non si applica a chi ha già comunicato l’inizio dei lavori, per chi ha già inviato la CILA, nel quadro della fruizione del Superbonus, mentre per gli altri incentivi sarà necessario aver iniziato i lavori prima dell’entrata in vigore del provvedimento.
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