Superbonus 2023: come sbloccare i crediti “incagliati”? Le ipotesi

Superbonus 2023: come sbloccare i crediti “incagliati”? Le ipotesi

Superbonus 2023: come sbloccare i crediti “incagliati”? Le ipotesi

Superbonus 2023: il Governo Meloni cerca la quadra definitiva sull’incentivo dedicato alla riqualificazione energetica degli edifici. Le modifiche all’impianto del Bonus non dovrebbero essere messe in discussione: tuttavia, nonostante la ferma volontà di eliminare cessione del credito e sconto in fattura, resta da risolvere il grave problema relativo ai crediti “incagliati”. Continua il confronto con gli attori del settore edilizio: perde quota l’ipotesi cartolarizzazione, sempre più probabile invece la compensazione tramite modello F24.

Superbonus 2023: Governo Meloni al lavoro per sbloccare i crediti “incagliati”

Superbonus 2023: escluso al momento un dietrofront sull’eliminazione di cessione del credito a soggetti terzi e sconto diretto in fattura tra le modalità di riscossione dell’incentivo dedicato alla riqualificazione energetica degli immobili (anche se alcuni retroscena riferiscono di aperture rispetto ad aree sismiche e redditi bassi), il Governo Meloni preme l’acceleratore rispetto alla risoluzione dell’incresciosa problematica riguardante i cosiddetti crediti “incagliati”. Avviato un serrato confronto tra esecutivo, vertici di Cassa Depositi e Prestiti, Abi, Sace e costruttori.

La trattativa viene condotta sempre con un occhio ai giudizi di Bruxelles relativamente ai costi che l’operazione potrebbe avere sui conti pubblici. Per questo l’ipotesi cartolarizzazione, cioè la trasformazione dei crediti “incagliati” in altri strumenti finanziari, perde sempre più quota mentre sembra sempre più probabile che la strada da percorrere verrà individuata nella compensazione tramite modello F24.

Ipotesi compensazione tramite F24 la più probabile tra quelle sul tavolo

Superbonus 2023: in breve, i crediti già acquisiti dalle banche (che non possono più acquistarne perché hanno esaurito lo spazio fiscale a disposizione) potrebbero essere utilizzati per pagare i debiti con l’erario.  L’ipotesi di sbloccare i crediti “incagliati” tramite modello F24 viene sposata sia dall’Abi che dall’Ance. D’altra parte, l’Associazione dei costruttori punta anche al coinvolgimento delle partecipate pubbliche per quanto riguarda l’acquisto dei crediti: a questo punto potrebbe entrare in gioco Cdp in qualità di garante. Detto ciò, ancora poche le certezze: per intravedere uno spiraglio bisognerà aspettare il passaggio in Parlamento del Decreto Superbonus.

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