Sondaggi politici Swg, per il 52% la strage di Cutro è colpa delle eccessive aperture o dei migranti stessi
Per la maggioranza si deve collaborare con i Paesi di origine per impedire le partenze
La morte di decine di immigrati sulle coste calabresi dopo un naufragio ha occupato il dibattito politico, che sul tema dell’immigrazione era già caldo.
Cosa ne pensano gli italiani? Secondo i sondaggi politici di Swg questi sembrano condividere l’idea che per evitare i morti l’unica soluzione sia non partire.
Il 39%, che diventa 62% tra chi vota centrodestra, crede che la colpa della strage sia da imputare alle eccessive aperture che spingono i migranti a mettersi in viaggio. A questi si aggiunge il 13% che ritiene che la responsabilità sia dei migranti stessi che hanno sottovalutato i pericoli del viaggio. In particolare anche in questo caso a pensarla così è soprattutto chi è elettore della maggioranza.
Per il 30%, invece, la colpa è dello scarso impegno delle autorità nei soccorsi, mentre per il 9% dell’inefficienza dei soccorsi stessi. Questo 39% totale diventa 80% tra chi vota Pd, 55% tra i pentastellati e 51% tra chi è per il Terzo Polo
Sondaggi politici Swg, per un blocco navale totale è il 41%
Cosa fare per prevenire tragedie simili? Secondo gli stessi sondaggi politici la maggioranza è per la collaborazione con i Paesi di origine per bloccare le partenza (74%) e per investire nello sviluppo economico di queste aree del mondo (77%).
Il 66% è anche per il rafforzamento del pattugliamento delle coste per prestare meglio soccorso, mentre per il 61% si devono agevolare gli ingressi regolari.
Limitare o favorire le ONG sono entrambe opzioni sostenute solo da una minoranza, così come di minoranza è la messa in atto di un blocco navale.
Una cosa è certa, però le politiche italiane e ancora di più quelle europee per gli intervistati si sono rivelate poco o per nulla efficaci. La pensa così il 74% degli italiani per quanto riguarda la gestione dei nostri governi e l’84% se la domanda è su quella comunitaria.
Questi sondaggi politici sono stati realizzati tra l’1 e il 3 marzo su 800 soggetti con metodo CAWI
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