Riforma Irpef 2023: cosa vuole cambiare il Governo Meloni? I punti
Riforma Irpef 2023: già la prossima settimana potrebbe approdare in Consiglio dei Ministri. L’esecutivo pensa a una modifica di ampio respiro del sistema fiscale: verso la riduzione delle aliquote relative all’imposta sui redditi, sfoltimento delle detrazioni, un Ires più leggera, razionalizzazione dell’Iva e forse nuova veste per l’Irap. Una panoramica delle novità in arrivo.
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Riforma Irpef 2023: cosa vuole cambiare il Governo Meloni?
Riforma Irpef 2023: praticamente ultimato il lavoro preliminare sul testo, già la prossima settimana la legge delega potrebbe approdare in Consiglio dei Ministri. Il Governo Meloni al lavoro su una modifica di ampio respiro del sistema fiscale: come annunciato a riprese, però, la revisione in atto dovrebbe essere solo un ulteriore passo verso l’assetto definitivo che il Fisco assumerà con l’introduzione di una Flat Tax pienamente operativa. Posto questo, la riforma del Fisco poggerà su alcuni punti cardine: innanzitutto, le aliquote Irpef verranno ridotte a 3 mentre l’Ires si sdoppierà.
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Tre aliquote per l’imposta sui redditi e sdoppiamento dell’Ires
Ridurre a 3 le aliquote Irpef, appunto, dovrebbe essere il primo passo verso l’introduzione della Flat Tax per tutti. L’operazione, d’altra parte, si prevede costosa e sembra ormai passato il tempo del deficit tra tassi che aumentano e ritorno dell’applicazione dei vincoli di bilancio di matrice Ue. Nel mirino a tal proposito le detrazioni: sfoltimento delle tax expenditures, quindi, ma escludendo quelle sanitarie e sull’istruzione (così come le deduzioni su interessi passivi dei mutui). In generale, al crescere dell’imponibile dovrebbero diminuire il raggio delle detrazioni ottenibili: lo schema dovrebbe prevedere un tetto, forse del 4% dell’imponibile, per i redditi più bassi che scenderebbe sotto questa soglia all’aumentare di reddito e guadagni.
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Sul modello della Flat Tax incrementale battezzata con l’ultima Legge di Bilancio, si pensa a uno sdoppiamento dell’Ires, tassa che pagano le imprese. Dunque, si muoverebbe in parallelo all’aliquota del 24% una più bassa che si applicherebbe a tutte le spese destinate ad assunzioni, investimenti, innovazione. Altro capitolo importante della Riforma quello che riguarda la razionalizzazione dell’Iva: qui l’obiettivo è allineare l’applicazione tra beni simili e semplificare il meccanismo che regola i rimborsi. Infine, potrebbe essere radicalmente modificata l’Irap: l’idea quella di renderla un’imposta aggiuntiva da associare in base all’imponibile Ires.
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