Nuovo Rdc e non solo. In arrivo primo pacchetto del Ministero del Lavoro

Pubblicato il 12 Marzo 2023 alle 12:20 Autore: Guglielmo Sano
Nuovo Rdc e non solo. In arrivo primo pacchetto del Ministero del Lavoro

Nuovo Rdc e non solo. In arrivo primo pacchetto del Ministero del Lavoro

In arrivo il primo pacchetto del Ministero del Lavoro: spazio al nuovo Rdc, dovrebbe chiamarsi MIA-Misura di inclusione attiva, e a una prima liberalizzazione dei contratti a termine. Nel provvedimento che verrà promosso dalla titolare del dicastero Marina Calderone anche un intervento sulle regole del Decreto Trasparenza e un potenziamento del welfare aziendale. Infine, tra i punti principali anche quello riguardante un indennizzo a favore dei ragazzi impegnati nei percorsi di scuola-lavoro.

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Nuovo Rdc e non solo. In arrivo primo pacchetto del Ministero del Lavoro

In arrivo il primo pacchetto del Ministero del Lavoro: era stato annunciato per gennaio, non giungerà all’esame del Consiglio dei Ministri prima di qualche settimana. Sulle tempistiche hanno pesato difficoltà di natura tecnica: per via della complessità della materia l’introduzione dei provvedimenti previsti dal ministro Marina Calderone potrebbe svolgersi in due fasi, prima del Ddl vero e proprio dovrebbe essere lanciato un decreto.

Al di là del contenitore, abbastanza certo ormai il contenuto del pacchetto: innanzitutto, spazio al nuovo Rdc. Si dovrebbe chiamare MIA – Misura di Inclusione Attiva: per gli attuali 400mila percettori “occupabili” del Reddito di cittadinanza l’importo dell’assegno si ridurrà a un massimo di 375 euro, secondo le anticipazioni, e la durata di erogazione non supererà i 12 mesi (sarà legata all’inserimento in percorsi di ricerca attiva di un’occupazione). Per i soggetti “non occupabili” l’importo dell’assegno dovrebbe partire, invece, da 500 euro. Pare confermato, inoltre, l’abbassamento del requisito Isee da 9.360 euro a 7.200 euro e gli sgravi fiscali crescenti in base alla durata del contratto per chi assume beneficiari del sussidio.

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Contratti a termine: si allunga il periodo a-causale

Oltre al nuovo Rdc, molti altri punti verranno affrontati dal Decreto Lavoro. Quello dei contratti a termine, per esempio: un intervento programmato è quello sulle regole imposte dal Decreto Dignità che sono tornate in vigore dopo una lunga sterilizzazione. Il periodo sottoposto a causale dovrebbe essere allungato da 1 a 2 anni, successivamente il rinnovo sarà oggetto di contrattazione lavoratore-azienda. In programma anche una semplificazione delle regole del Decreto Trasparenza che dovrebbe riguardare in particolare gli adempimenti in capo ai datori di lavoro e una detassazione consistente dei premi di risultato. Si pensa anche ad ampliare la tutela infortunistica per i ragazzi coinvolti in percorsi di scuola-lavoro anche con l’istituzione di un fondo per l’indennizzo dell’infortunio mortale.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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