Noipa cedolino e pagamenti marzo 2023: le date aggiornate
C’è il calendario definitivo del mese riguardante anche le emissioni speciali NoiPa. Confermata la data di pagamento per il comparto Istruzione e Ricerca, fissata come già previsto per il 23 marzo.
Il calendario definitivo di NoiPa cedolino marzo 2023 e rispettivi pagamenti
Di seguito, il calendario ufficiale NoiPa di questo mese.
- sabato 11 marzo: pubblicazione cedolino (in anticipo rispetto al solito)
- lunedì 13 marzo: emissione urgente unica.
- giovedì 16 marzo: emissione speciale per il personale Supplente Breve e Saltuario della scuola e del personale Volontario dei Vigili del Fuoco (sono inserite nell’emissione le sole rate con stato lavorazione AUTORIZZATO PAGAMENTO); a questo si aggiunge la disponibilità della Certificazione Unica (ne parliamo QUI)
- giovedì 23 marzo: pagamento della rata ordinaria per i comparti Sicurezza e Difesa, Funzioni Centrali, Funzioni Locali, Ricerca e Istruzione (personale di ruolo o supplenti con contratto annuale);
- entro lunedì 27 marzo: pagamento rata ordinaria comparto Sanità.
- tra il 24 e il 27 marzo: previsto pagamento dell’emissione speciale del giorno 16 marzo.
Le novità per il cedolino di marzo 2023: al via le addizionali e inizia restituzione bonus Renzi
Si ricorda che, per ora, non arriveranno gli adeguamenti previsti dalla finanziaria 2023 a causa di questioni tecniche e tecnicismi.
Inoltre, si resta fermi al palo per quanto riguarda l’adeguamento dell’1,5% mensile, sempre previsto dalla finanziaria sotto forma di sgravio fiscale. Nel frattempo, da questo mese si cominceranno a pagare le addizionali comunali e regionali. Ricordiamo, infine, che alcuni si vedranno una riduzione di 25 euro al mese per 8 mesi a causa del conguaglio relativo al bonus Renzi. Tra le novità introdotte nella finanziaria dell’anno scorso, c’era la revisione della soglia di reddito per poter accedere al trattamento integrativo di quello che fu definito “Bonus Renzi”. Ricordiamo che a gennaio 2022 sono cambiate le regole per l’erogazione del trattamento integrativo in oggetto, per il quale il limite di reddito è passato da 28.000 a 15.000 euro. All’interno di quel range (tra i 15.000 e 28.000 euro di reddito) rientravano una gran parte di dipendenti del comparto Scuola.