Sondaggi politici Swg, la settimana di 4 giorni per gli italiani sarà una realtà per pochi
Per il 50% le aziende taglieranno i salari se si lavorerà solo fino al giovedì
Andare al lavoro solo dal lunedì al giovedì piace (quasi) a tutti. Gli ultimi sondaggi politici di Swg confermano quella che può sembrare un’ovvietà. L’84% afferma che avrebbe molto più tempo a disposizione per i propri interessi, mentre il 72% lavorerebbe meglio dal punto di vista qualitativo, anche se per il 56% si rischierebbe di dover stare più ore al lavoro nei 4 giorni rimanenti.
Solo una minoranza del 40% comunque sarebbe più stressato per questo.
E conseguenze positive, o almeno non negative, vi sarebbero anche per le imprese secondo gli italiani. Per il 60% avrebbero dei risparmi, per esempio energetici, dovuti alla minore presenza di dipendenti, mentre per il 79% rimarrebbero comunque operative 5 giorni a settimana facendo i turni. Per il 50%, però, dovrebbero abbassare gli stipendi.
I maggiori vantaggi, comunque, sarebbero per coloro che devono accudire i familiari, che per il 78% trarrebbero totalmente beneficio dalla cosa, così come per chi fa lavori usuranti.
Sondaggi politici Swg, per il 68% la settimana corsa non è all’orizzonte
Solo il 32%, però, afferma poi che potrebbe fare lo stesso lavoro attuale in 4 giorni invece che 5, il 31% ammette che potrebbe ma con difficoltà, mentre il 26% risponde chiaramente di no.
E non è un caso che sono pochi quelli che sono impiegati in un’azienda in cui la giornata corta è già realtà, il 13%, o in cui se ne sta parlando, il 19%. Il 38% pensa che sul proprio posto di lavoro si potrebbe fare ma non crede che possa essere realizzata. Per il 30% non è invece neanche possibile.
Tra l’altro pochissimi, solo il 3%, lavorerebbero meno giorni a tutti i costi. Il 59% lo farebbe solo se lo stipendio rimanesse invariato, il 41% se non si riducesse il numero di giorni di ferie, il 35% se nei rimanenti 4 giorni l’orario non andasse oltre le 9 ore. Solo il 16% accetterebbe una riduzione dello stipendio tra il 5% e il 10%, per esempio.
Questi sondaggi politici sono stati realizzati con metodologia Cawi tra l’8 e il 10 marzo su 800 soggetti
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