Riforma fiscale: a regime in 2 anni. Le tappe dell’approvazione
Riforma fiscale: a regime in 2 anni. Le tappe dell’approvazione
Riforma Fiscale: incassato il via libera da parte del Consiglio dei Ministri, il testo comincia l’iter istituzionale che, secondo gli annunci del governo, dovrebbe concludersi con la sua completa attuazione nel giro di due anni. Quali sono le tappe che dovrà affrontare il profondo riassetto del sistema Fisco programmato dall’esecutivo?
Cosa prevede il testo approvato dal CdM
Riforma fiscale: incassato il via libera Consiglio dei Ministri, il testo si prepara ad affrontare un lungo percorso istituzionale che si concluderà, tra circa 2 anni, con la piena attuazione delle novità previste. Profondo il riassetto del sistema Fisco programmato dal Governo Meloni: perno centrale la razionalizzazione dell’Irpef, innanzitutto, attraverso la riduzione – da 4 a 3 – delle aliquote relative alla tassazione dei redditi delle persone fisiche. Per l’esecutivo si tratta del passo fondamentale prima dell’introduzione della Flat Tax per tutti entro il termine della legislatura.
Altre importanti misure previste dalla Riforma Fiscale approvata dal Cdm: la riduzione dell’Ires per le aziende che assumono e investono, sulla stessa linea viene previsto un taglio dell’Irap e una riparametrazione dell’Iva in base alla tipologia di beni. Sempre nel testo compaiono importanti novità per quanto riguarda l’accertamento e le sanzioni: in generale, dovrebbe essere snellita la procedura che permette di accordarsi con l’Agenzia delle Entrate sul saldo delle tasse dovute prima di eventuali condanne, anche per evasione, potenziando l’ambito della rateizzazione. In parallelo, la legge delega punta a un riordino delle disposizioni fiscali – sparpagliate in decine e decine di leggi – in alcuni testi unici divisi per materia.
Riforma fiscale: a regime in 2 anni. Le tappe dell’approvazione
Ma qual è l’iter che dovrà affrontare la Riforma Fiscale dopo l’approvazione in CdM? Attendono il testo, in primis, due passaggi procedurali. Prima l’esame della conferenza unificata – dato che interviene anche su tributi locali e regionali – poi quello del Capo dello Stato che dovrà autorizzare il passaggio parlamentare. Una volta arrivato alle Commissioni Parlamentari, vista la complessità della materia, l’ampiezza dell’ambito di intervento, la grande incognita delle coperture, con tutta probabilità l’iter subirà un notevole rallentamento.
Anche se il Governo punta a chiudere la partita entro maggio, si può già dire che l’approvazione definitiva della Riforma Fiscale non dovrebbe arrivare prima della pausa estiva, prima di Ferragosto. Una volta trovata la quadra alla Camera e al Senato si potrà passare alla fase della vera e propria attuazione della Riforma Fiscale: anche qui ci vorrà tempo, 12 forse 24 mesi, per mettere in fila uno dopo l’altro i vari decreti delega.
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