Governo al lavoro su nuovo Def: i punti centrali del documento
Governo al lavoro su nuovo Def: i punti centrali del documento
Governo Meloni al lavoro su diversi dossier, tra questi anche il Documento di Economia e Finanza (Def) in cui si getteranno le basi quadro macroeconomico dello Stato fino al 2026. Quali dovrebbero essere i punti cardine del nuovo Def? Innanzitutto, spending review poi aumento delle spese militari e avvio della Riforma del sistema previdenziale. Una panoramica sulle ultime notizie in merito.
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Governo al lavoro su nuovo Def: i punti centrali del documento
Governo Meloni al lavoro su diversi dossier, un altro decreto bollette per esempio, che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri entro marzo (prima della scadenza degli attuali aiuti rivolti a famiglie e imprese per affrontare la crisi energetica e relativa crescita dei costi). Una volta che avrà visto la luce, comincerà il confronto sul Documento di Economia e Finanza (Def) che getterà le basi del quadro macroeconomico dello Stato fino al 2026. Quali saranno i punti cardine del nuovo Def? Innanzitutto, spending review secondo le prime anticipazioni, poi aumento delle spese militari e avvio della Riforma delle pensioni.
Spending review, aumento spese militari e avvio Riforma Pensioni
Le linee guida che verranno dettate dal nuovo Def, che arriverà entro metà aprile, influiranno in primo luogo sulla prossima Legge di Bilancio. Il processo di risparmio sulla spesa pubblica attualmente si ferma al target fissato con il Pnrr per il periodo 2023-2025, in totale poco più di 3 miliardi e mezzo: l’obiettivo del Governo sembra quello di alzare l’asticella in vista del reperimento di risorse necessarie a finanziare la Manovra per il 2024 (dove si intende inserire la costosa Riforma dell’Irpef tra le altre cose).
Andando al concreto, basandosi sulle parole del Ministro della Difesa Crosetto, uno degli obiettivi principali per la prossima Finanziaria è l’aumento delle spese militari. Dall’attuale 1,38% del Pil si vorrebbe passare al 2%. L’esecutivo punta a convincere l’Ue a estrarre gli investimenti dai conti per riguardanti il Patto di Stabilità ma nessun segnale finora è arrivato da Bruxelles. Con il nuovo Def potrebbero emergere anche i primi tasselli della Riforma delle Pensioni: Quota 41 da ritenere ancora troppo onerosa per le casse dell’erario (9 miliardi all’anno stando alle simulazioni più attendibili) dovrà ancora aspettare ma a dicembre 2024 scade Quota 103, dunque, al più presto riprenderà il ragionamento su una nuova formula di flessibilità in uscita (a meno che non si intraprenda la strada della proroga).
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