Il PD guadagna voti a spese degli alleati, tra i leader Draghi sempre il più popolare
Secondo Emg continua la crescita del PD. L’effetto Schlein non si è esaurito. Vi è da dire che i sondaggi elettorali dell’istituto di Masia non danno il suo partito ai livelli di altri, che lo stimano già oltre il 20%. Tuttavia registrano un buon aumento anche questa settimana, lo vedono salire di mezzo punto dal 18,4% al 18,9%.
A spese di chi? Probabilmente di Sinistra Italiana/Verdi e +Europa. Entrambi gli alleati perdono due decimali e vanno rispettivamente al 2,7% e al 2,2%. Non, per questa volta, al Movimento 5 Stelle, che ritocca il dato di settimana scorsa salendo del 0,1% al 16,6%.
Non è stata invece una settimana positiva per il centrodestra che complessivamente perde il 0,4%. Fratelli d’Italia scende di un decimale al 27%, mentre la Lega passa dal 9,5% al 9,3% e Noi Moderati cala dall’1,4% all’1,3%. Ferma a un ottimo 8,5%, però, Forza Italia.
Al di fuori dei poli Azione/Italia Viva aumenta di poco, dal 7% al 7,1%, mentre Italexit scende dal 2,7% al 2,6%. Stabile all’1,4% Unione Popolare.
Sondaggi elettorali Emg, il governo ha ancora una fiducia del 48%
Ottimi per il governo i dati dei sondaggi elettorali di Emg: il 48% ha abbastanza o molta fiducia nell’esecutivo, esattamente come la scorsa settimana, mentre aumenta solo dell’1% la percentuale di chi ne ha poca o per nulla, il 51%.
Giorgia Meloni però non è il leader più apprezzato, almeno se intendiamo leader in senso lato. Mario Draghi ha ancora un gradimento più ampio, del 52%, quattro punti in più di Meloni, al 48%.
Dietro sale Zaia, al 40%, che supera Salvini, in discesa dal 39% al 37%. Aumenta, poi, la popolarità di Conte, Schlein e Berlusconi, rispettivamente al 37%, 35% e 33%. Ultimi Calenda e Renzi al 24% e al 18%
Questi sondaggi elettorali di Emg sono stati realizzati su un panel telematico di 1472 soggetti il 23 marzo
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