Sondaggi elettorali Emg, Fratelli d’Italia scende sotto il 27%, sale il Pd
Il partito di maggioranza pochi decimali sopra il dato delle politiche
Non sono belle notizie per Fratelli d’Italia quelle che arrivano dagli ultimi sondaggi elettorali di Emg. Secondo l’istituto di Masia il partito di maggioranza relativa avrebbe toccato il valore minimo nelle rilevazioni post elezioni.
Questa settimana è sceso infatti sotto il 27% al 26,8%, solo del 0,8% più in alto di settembre. È presto per dire se siamo di fronte a un’inversione di tendenza, visto che altri danno Fratelli d’Italia intorno al 30% o quasi, ma sembra che si sia di fatto interrotta la classica luna di miele post elettorale.
Tra gli alleati appare in un buon momento, invece, la Lega, che cresce di due decimali al 9,5%, mentre Forza Italia scende del 0,3% all’8,2%, ma è sugli stessi livelli di settembre e certamente più in alto di quanto la diano altre rilevazioni.
Sempre nel centrodestra giù di un decimale Noi Moderati, all’1,2%.
All’opposizione continua il trend positivo per il Pd, che cresce del 0,4% e va al 19,3%, staccando ancora di più la concorrenza del Movimento 5 Stelle, che cala di uno 0,1% al 16,5%. Stabili gli alleati di Sinistra Italiana/Verdi, al 2,7%, ma +Europa, invece, perde due decimali ed è solo al 2%.
Fuori dai due principali poli Azione e Italia Viva arretrano del 0,2% e scivolano sotto il 7%, al 6,9%.
Sondaggi elettorali Emg, per il 42% i soldi del PNRR devono andare a chi li sa spendere
Infiamma la polemica sui ritardi del PNRR, e se ne occupa anche l’ultimo dei sondaggi elettorali di Emg, chiedendo innanzitutto agli italiani se sono preoccupati della cosa.
La risposta è sì, il 53% teme che l’Italia non riesca ad ottenere tutti i fondi a causa del mancato rispetto delle scadenze. Solo il 21% nega ogni preoccupazione e ben il 26% è incerto.
Cosa fare allora? Il 42% condivide l’idea del sindaco di Milano Giuseppe Sala secondo lui tale denaro, per poter essere speso, dovrebbe andare solo a chi lo sa spendere ed è efficiente nella realizzazione dei progetti. Il 38% però non è d’accordo. Per questi i fondi vanno a chi ne ha effettivamente bisogno, invece.
Qui gli indecisi sono molti meno, il 20%.
Questi sondaggi elettorali sono stati fatti il 30 marzo su un panel telematico di 1.333 persone
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