Anche sulla politica si scommette, soprattutto nel mondo anglosassone

Anche sulla politica si scommette, soprattutto nel mondo anglosassone

Anche sulla politica si scommette, soprattutto nel mondo anglosassone

Le quotazioni per le future elezioni inglesi e americane

Nel Regno Unito e nei Paesi che di cultura anglosassone sono intrisi, come gli Stati Uniti, scommettere è da sempre molto popolare, si sa.

La dimostrazione è il fatto che i giocatori non si occupano solo di cogliere le migliori promozioni nel campo delle scommesse sportive, che rimangono certamente le più popolari e redditizie, ma anche di altro. Di molto altro.

Per esempio di politica. Inglesi e americani amano puntare su chi sarà il prossimo primo ministro o il partito con più seggi o il presidente vincente.

Certamente il sistema elettorale aiuta: la presenza di una sfida diretta tra due persone, nel caso degli Usa, rende il confronto più diretto e semplice, ma anche nel Regno Unito il voto con l’uninominale secco fa sì che la scelta sia più secca, tra laburisti e conservatori.

La presenza di possibili imprevisti, come un terzo contendente, comunque, aggiunge un elemento in più che arricchisce e rende la scommessa un po’ più interessante agli occhi di quanti in fondo amano il brivido dell’imprevedibilità.

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Chi è in testa per Westminster

Nel caso inglese a essere al centro delle attenzioni dei bookmaker non è solo il risultato, ma anche la data delle elezioni. A differenza che in Usa, infatti, nel Regno Unito si può andare alle urne anticipatamente, come in Italia e in quasi tutte le democrazie parlamentari, del resto.

Così, se la scadenza naturale della legislatura è dicembre 2024/gennaio 2025, vi è la possibilità che per qualche motivo si voti quest’anno. Tuttavia non è così probabile, tanto che tale evento viene quotato 1 a 7.50, mentre le elezioni nel 2024 o dopo sono a 1 a 1,07, quasi certe, insomma.

E chi vincerà? Per i bookmaker una maggioranza laburista è data 1 a 1,60, è questo l’esito più probabile, insomma. Un vantaggio laburista senza maggioranza, come accaduto ai conservatori nel 2010 e nel 2017, è visto come più difficile, 1 a 2,30.

Certamente improbabile un successo dei Tories, oggi chi scommettesse su questo vincerebbe 9 volte la posta.

Joe Biden ha solo il 33,3% di probabilità di essere rieletto

Più combattuta e incerta appare la partita negli Usa. Secondo i siti locali di scommesse la rielezione dell’attuale presidente Joe Biden viene data al 33,3%, non molto più probabile di una nuova vittoria di Donald Trump, 26,67%, che recentemente ha superato il rivale interno DeSantis, che avrebbe il 23,26% di probabilità.

Sono questi tre i protagonisti delle scommesse americani, gli altri appaiono come dei comprimari. La vicepresidente Kamala Harris, per esempio, avrebbe solo il 4,76% delle chance, mentre un altro democratico, il governatore della California Gavin Newsom, il 3,85% e Nikki Haley, repubblicana, è lontanissima da Trump e DeSantis con un altro 3,85%.

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