Sondaggi elettorali Swg, giù FdI, recuperano FI e liste minori

Pubblicato il 26 Aprile 2023 alle 17:09 Autore: Gianni Balduzzi
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Gli italiani sono meno anti-sistema di 6 anni fa

Continua il momento di declino delle intenzioni di voto a favore di Fratelli d’Italia. A differenza di altri partiti prima di esso, come Pd, Movimento 5 Stelle e Lega, quello di Meloni non è riuscito a passare il 30% e ora è in ripiegamento.

Questa settimana secondo i sondaggi elettorali di Swg scende dal 29% al 28,6%, ma a compensare questo calo vi è l’aumento di Forza Italia, che guadagna il 0,3% e si porta al 6,6%. Certo, va sottolineato come il partito di Berlusconi rimanga molto al di sotto del risultato di settembre e quello di maggioranza ben al di sopra. La Lega non si muove di molto, va dal 9,4% al 9,3%.

All’opposizione il Pd continua a salire, seppur non di molto, guadagna un decimale, arrivando al 21,1%, una percentuale superiore a quella attribuitagli dagli altri istituti.

Spostamenti di uno 0,1% anche per i suoi principali alleati: Verdi e Sinistra, che lo perdono e sono al 3%, e +Europa, che lo guadagnano, e vanno al 2,4%.

Perfettamente stabile al 15,4%, all’incirca il dato delle politiche, il Movimento 5 Stelle.

A soffrire è invece il Terzo Polo, ora diviso. Sia Azione che Italia Viva perdono due decimali, il primo è ora al 4,4%, mentre il partito di Renzi ripiega al 2,4%.

Buona performance per Per l’Italia con Paragone, che cresce dello 0,2% ed è al 2,3%, e per le liste sotto l’1%, che vanno dal 2,3% al 2,7%. Giù di uno 0,1%, invece, Unione Popolare, all’1,8%

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Sondaggi elettorali Swg, si dichiara anti sistema il 13%, nel 2017 era il 25%

È particolarmente interessante, poi, la domanda sull’auto-collocamento degli italiani dal punto di vista politico-ideologico. Secondo questi sondaggi elettorali di Swg negli anni sono diminuiti coloro che si definiscono critici antisistema. Erano il 25% nel 2017, quando il governo di allora era abbastanza impopolare ed erano forti le opposizioni pentastellate e di centrodestra, e sono solo il 13% oggi, forse perché nel frattempo queste forze hanno governato o stanno governando.

Parallelamente risultano in stabili coloro che si definiscono moderati, e in cui probabilmente ci sono sia elettori di centrodestra che centrosinistra che naturalmente centristi, sono il 22%, come nel 2017, ma rispetto al 2018 e a al 2019 sono in crescita.

In aumento più netto quelli che affermano di essere parte della galassia progressista, che in 6 anni passano dal 20% al 28%.

I sovranisti dopo una crescita nel 2018 sono tornati al 15%, come nel 2017, un punto sopra i liberisti conservatori, al 14%, contro il 13% di 6 anni fa.

Sono più di prima, ma sempre pochi, gli estremisti di destra e di sinistra, il 7% nel complesso.

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Coerente con queste risposte è quella sul cambiamento del sistema socio-economico e politico italiano. Solo il 16% vuole che sia drastico, con rivolte o svolte autoritarie. È una percentuale che arriva al 33% tra i sostenitori di Putin e chi si colloca a destra, e al 26% tra i non vaccinati.

La maggioranza relativa, il 42%, dice che il sistema invece andrebbe riformato profondamente, mentre il 26% crede che vada bene o vada migliorato solo su alcuni aspetti

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Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 12 e il 17 aprile con metodo Cati-Cami-Cawi su 1200 soggetti

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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