Sondaggi Tp: 25 aprile, per il 43,4% degli italiani Liberazione merito degli angloamericani
Sondaggi Tp: 25 aprile, per il 43,4% degli italiani Liberazione merito degli angloamericani
Il 25 aprile è una ricorrenza che ha ancora valore. A sostenerlo è la maggioranza degli italiani seppur con qualche differenza: per il 44,4% vanno sempre commemorate la Resistenza e la Liberazione come valori fondanti della Repubblica, per il 12% ha senso festeggiare la ricorrenza ma solo se attualizzata, ovvero ricordando e sostenendo tutte le lotte per la libertà contro le dittature e le occupazioni presenti nel mondo oggi, infine per il 30,4% la ricorrenza ha valore ma solo se non viene strumentalizzata da una parte politica come è successo negli ultimi anni. Infine c’è una sparuta minoranza (11,8%) che rinnega il 25 aprile, in quanto la considera una sconfitta e non una vittoria. È quanto emerge dal sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 25 e il 27 aprile.
Sono diverse invece le interpretazioni su chi abbia contribuito maggiormente alla liberazione dell’Italia nella seconda guerra mondiale: per il 43,4% è merito degli alleati angloamericani mentre per il 35,1% della lotta partigiana e della Resistenza. C’è poi un 19,2% secondo cui dal 25 aprile siamo stati occupati militarmente e siamo diventati di fatto una colonia americana.
Questa settimana Biden ha annunciato la ricandidatura alle elezioni statunitensi del 2024 ma un terzo degli italiani non crede ad un suo bis per via della sua età avanzata. A credere ad una sua vittoria in ogni caso è solo l’11,9%.
Il fallimento della Silicon Valley Bank preoccupa oltre quattro italiani su dieci: per il 23,2% la finanza internazionale sta ripetendo gli stessi errori che portarono alla crisi del 2008, e questa volta sarà anche peggio mentre per il 21,4% l’Italia sarà colpita in modo più intenso a causa del suo debito pubblico più alto rispetto alla crisi finanziaria del 2008. Il 30,9 pensa invece che Banche centrali e governi siano oggi più reattivi nel fermare crisi bancarie o del debito mentre l’11,6% non pensa vi siano le condizioni di base per una crisi come quella del 2008 oggi, in quanto i controlli nelle banche sono più stringenti.
L’indice di fiducia della premier Meloni è in leggera crescita rispetto alla precedente rilevazione e si attesta 44,7%. Ne beneficia anche Fdi che cresce al 29,6%. Stabile il Pd al 18,7% mentre il M5S indietreggia al 15,9%. Giù la Lega al 9,5%, risale Forza Italia al 7,7% mentre Azione flette al 4,1%. +Europa al 2,5% sorpassa Italia Viva e Italexit (entrambe al 2,4%), seguono Sinistra/Verdi (2,3%), Democrazia Sovrana Popolare (1,5%) e Unione Popolare (1,4%).
Sondaggi Tp: nota metodologica
Sondaggio realizzato con metodo CAWI, 3900 interviste raccolte tra il 25 e il 27 aprile 2023.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it