Elezioni Amministrative 2023: dove si vota e quando? Panoramica
Elezioni Amministrative 2023: domenica 14 e lunedì 15 maggio oltre 6 milioni di elettori chiamati alle urne per rinnovare gli organi politici del proprio comune. In Sicilia e Sardegna, invece, le urne apriranno il 28 e il 29 maggio. Dove e quando si vota? Una panoramica sulla tornata di primavera.
Elezioni Amministrative 2023: dove si vota e quando? Panoramica
Elezioni Amministrative 2023: oltre 6 milioni di elettori chiamati alle urne domenica 14 e lunedì 15 maggio (mentre in Sicilia e Sardegna, ben 40 i comuni sardi chiamati a rinnovare i propri organi, si vota tra il 28 e il 29 maggio). La tornata coinvolgerà più di 600 comuni, 91 hanno più di 15mila abitanti, 16 i capoluoghi di provincia ((Vicenza, Treviso, Sondrio, Brescia, Imperia, Siena, Massa, Pisa, Latina, Ancona, Brindisi, Teramo, Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani). Il centrodestra governa in 8 di questi: Vicenza, Treviso, Sondrio, Imperia, Siena, Massa, Pisa, Ragusa. Governa il centrosinistra in altri 5 (Ancona, Brindisi, Brescia, Teramo, Trapani). Siracusa è gestita da un sindaco di Azione, Latina e Catania da un commissario prefettizio.
Il centrodestra punta al consolidamento
Elezioni Amministrative 2023: sulla tornata pesa l’incognita astensione, alle amministrative di giugno scorso solo il 54% degli aventi diritto si è recato alle urne (5,4% in meno rispetto al turno precedente). Il timore che il dato continui a crescere accomuna le forze politiche che nel frattempo continuano la compagna elettorale: il centrodestra coglierà l’occasione per misurare il consenso accordato al Governo Meloni, in particolare, provando a strappare alcuni capoluoghi al centrosinistra. Lo schieramento ha puntato Ancora, Brescia e Vicenza dove il Pd governa con l’appoggio del fu Terzo Polo.
Diametralmente, si svolgono prove di dialogo tra M5S e Pd: 6 i capoluoghi dove le due forze fanno fronte comune (Brindisi, Latina, Pisa, Teramo, Catania e Siracusa) Dopo aver strappato Udine al centrdestra, i Dem puntano a recuperare delle “vecchie” roccaforti che nel 2018 sono passate – un po’ a sorpresa – al centrodestra (allora trainato dalla Lega). Si tratta delle toscane Siena, Massa e Pisa, dove il duello tra Pd e FdI sarà quello che probabilmente attirerà le maggiori attenzioni a livello mediatico.
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